Nigeriano ucciso, Fermo blindata per il funerale

In tanti alla camera mortuaria, alle 18 cerimonia in Duomo per l'ultimo saluto a Emmanuel: colle del Girfalco off-limits. Alle esequie Boschi, Boldrini e Kyenge

Emmanuel e Chimiary (foto Zeppilli)

Emmanuel e Chimiary (foto Zeppilli)

Fermo, 10 luglio 2016 - E' il giorno dell'addio. Alle 18 al Duomo di Fermo l'arcivescovo Luigi Conti e don Vinicio Albanesi celebreranno il funerale di Emanuel, il profugo nigeriano ucciso durante una rissa. Il Colle del Girfalco, dove si trova la cattedrale, è blindato. Cancellata anche la messa domenicale.

"Era venuto per vivere in pace, ha trovato la morte. Che dal cielo ci liberi dalle cattiverie umane". È la scritta sul manifesto funebre di Emmanuel Chidi Nnamdi, affisso all'ingresso della camera mortuaria. "Lo ricordano con infinito amore - si legge ancora - la moglie Chinyere, gli amici del seminario, la Fondazione Caritas in veritate, le Piccole Sorelle Jesu Caritas, la comunità di Capodarco e quanti gli hanno voluto bene". Sulla bara di legno chiaro, oltre una foto sorridente di Emmanuel, una rosa bianca, una rosa rossa circondata di spighe ed un'orchidea, fiori portati dalle tante persone che sono andate a visitare la camera mortuaria.

Alle esequie parteciperanno la presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, il vice presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, una delegazione dei parlamentari di Sinistra Italiana, le autorità regionali e locali.  Anche l'europarlamentare Cecile Kyenge, vittima negli anni scorsi di battute e insulti razzisti, sarà presente alle esequie.

E l'ex ministro Roberto Calderoli, parlamentare della Lega Nord, auspica "che da adesso lo Stato sia presente, con la Boldrini e altri ministri, a ogni funerale di ogni cittadino ucciso in risse stradali o episodi di delinquenza, a prescindere dalla pelle o dalla nazionalità sia della vittima sia di chi uccide". 

"E già che ci siamo - aggiunge - perché lo Stato, con le Boldrini o le Boschi, non ha partecipato ieri e l'altro ieri ai funerali delle vittime della strage di Dacca? Perché i ministri o i presidenti delle Camere non c'erano? Eppure questi nostri concittadini sono stati trucidati dal fanatismo razzista e religioso, sono stati uccisi perché italiani, europei e cristiani. E allora due pesi e due misure?".