Al Murri, due reparti con il sorriso: «Finalmente, spazi giusti»

Vincenzi e Caferri lodano i rispettivi staff

Inaugurati i nuovi reparti al Murri (Zeppilli)

Inaugurati i nuovi reparti al Murri (Zeppilli)

Fermo, 18 ottobre 2014 - UN GIORNO bello per l’ospedale, per chi ci lavora, per i fermani. Sono stati anni di lavoro, di difficoltà per l’impresa, per i dirigenti dell’Area vasta 4, Gianni Genga prima e Alberto Carelli poi, ad inseguire un risultato che ieri è finalmente arrivato e che offre nuovo respiro a due reali eccellenze del Murri.

Il primario di Pediatria, Monaldo Caferri, parla di anni duri, c’è stata la convivenza forzata tra i due reparti che ha creato non poche difficoltà, tutte superate dalla professionalità degli operatori, i medici, il personale di reparto: «Da oggi avremo una strumentazione di altissima qualità, possiamo gestire anche neonati fortemente prematuri e problematici, possiamo dare risposte vere al territorio che tanto ci vuole bene. Abbiamo continue donazioni da parte dei fermani che ci commuovono». Ci sono i palloncini nel reparto, per festeggiare, ci sono i colori e lo spazio che ospiterà la ludoteca, le stanze grandi e luminose, le incubatrici per i più piccini e le dotazioni per la patologia neonatale.

Anche per Renzo Vincenzi, primario di ostetricia e ginecologia, è una giornata bella, malgrado ci vorrà ancora qualche settimana perché tutto entri a regime. «Abbiamo una squadra rinnovata per i sei decimi, un personale di assoluta qualità che oggi vive con me questa giornata importante - dice -. Finalmente abbiamo una struttura adeguata alle nostre esigenze e ai numeri che questo reparto sta realizzando». L’ostetricia è a quota 900 parti l’anno, un punto nascita che aveva bisogno di una sala operatori dedicata, realizzata nella nuova ala, 102 le gravidanze complicate che sono state seguite lo scorso anno, 2.200 i ricoveri e 1.200 gli accessi alla sala operatoria. Importanti, quindi, le novità del reparto diretto da Vincenzi, la persona giusta in un momento significativo per la sanità fermana, come ha sottolineato lo stesso arcivescovo.

Nel nuovo reparto ci sono due sale travaglio, un letto che è adatto per il travaglio, ma che viene modificato per arrivare al momento del parto. C’è la possibilità di tenere i piccoli vicino al letto della madre, col nido aperto e flessibile, ci sono gli ambulatori per le gravidanze patologiche e gli interventi di alto valore medico. Presto arriverà anche uno strumento per la laparoscopia offerto dalla Fondazione Carifermo, altro attestato di stima da parte del territorio. Mancano i parcheggi, ha sottolineato il sindaco Nella Brambatti, ma si sta lavorando per la realizzazione dei posti auto vicino alla caserma dei carabinieri per i quali c’è l’impegno della società del supermercato, con un sistema di collegamento verso l’ospedale tutto da studiare.