Operai uccisi, l'ambasciatore del Kosovo incontra il pm

Gjonbalaj dovrebbe offrire garanzie circa la disponibilità del suo governo a mettere a disposizione della magistratura le salme delle due vittime dopo il rimpatrio FOTO La scena dell'omicidio - La fiaccolata

Il luogo del delitto e le due vittime

Il luogo del delitto e le due vittime

Fermo, 23 settembre 2014 - Oggi l'ambasciatrice del Kosovo in Italia, Bukurije Gjonbalaj incontrerà il pm di Fermo Nadia Caruso, titolare dell'indagine sull'omicidio dei due operai kosovari Mustafà Nexhmedin e Avdyli Valdet, uccisi dall'imprenditore edile Gianluca Ciferri, il loro ex datore di lavoro. Secondo quanto si è appreso, Gjonbalaj dovrebbe offrire garanzie circa la disponibilità del governo kosovaro a mettere a disposizione della magistratura le salme dei due operai dopo il rimpatrio, qualora dovessero rendersi necessari ulteriori approfondimenti tecnici nell'ambito dell'inchiesta.

Lo ha reso noto il referente della comunità albanese a Fermo Mucaj Granit, che funge da mediatore con le famiglie delle vittime. ''Questo passaggio - spiega - è importante per poter ottenere il nulla osta alla restituzione dei corpi e quindi al rimpatrio. La disponibilità all'incontro da parte dell'ambasciatrice c'è e oggi stesso dovrebbe avvenire, salvo imprevisti. Abbiamo anche chiesto l'interessamento del ministero della Salute albanese al fine di poter velocizzare l'iter''.