Operai uccisi, Ciferri davanti al Gip: "Mi sono difeso da un'aggressione"

Due ore di udienza per l'interrogatorio di garanzia: il giudice si riserva di decidere sulla convalida dell'arresto. Sabato l'autopsia dei due kosovari. Domenica fiaccolata per le vittime FOTO La scena dell'omicidio

Delitto di Fermo: Gianluca Ciferri, la scena dell'omicidio (Ansa) e le due vittime

Delitto di Fermo: Gianluca Ciferri, la scena dell'omicidio (Ansa) e le due vittime

Fermo, 19 settembre 2014 - ''Mi sono difeso da un'aggressione''. Queste le parole davanti al Gip di Gianluca Ciferri, l'imprenditore edile 48enne che lunedì scorso ha ucciso due ex operaiE' durata oltre due ore, nel carcere di Fermo, l'udienza di convalida dell'arresto. Oltre al gip Marcello Cozzolino, il pm Nadia Caruso e l'avvocato Savino Piattoni, difensore dell'imprenditore edile. 

Al termine, il giudice si è riservato la decisione che prenderà nelle prossime oreIl difensore del costruttore, l'avvocato Savino Piattoni, ha detto che Ciferri ''ha reso un lungo interrogatorio, e una sofferta, ampia e dettagliata ricostruzione dei fatti''. ''Se, come auspichiamo - ha aggiunto - l'esito delle attività di indagine e degli accertamenti medico-legali e scientifici offrirà supporto a quanto dichiarato da Ciferri, saremmo davanti a un caso di legittima difesa". L'uomo, questa la tesi difensiva, avrebbe esploso una raffica di colpi con il revolver calibro 38 (almeno cinque) perchè i due carpentieri l'avrebbero minacciato con un piccone. L'avvocato Piattoni non ha chiesto la scarcerazione, nè presentato altre istanze, riservandosi di farlo all'esito dei nuovi accertamenti. E ha sottolineato che il suo assistito si è sottoposto a un interrogatorio ''al buio, senza conoscere cioè gli elementi dell'accusa''

Il costruttore, che presenta a sua volta ecchimosi e alcune escoriazioni ad un braccio, è stato sottoposto stamattina a un'ispezione medica su richiesta della Procura di Fermo, che ha disposto la consulenza per valutare eventuali lesioni riportate dall'imprenditore nella colluttazione con le due vittime.

L'autopsia sui due operai - Mustafà Nexhemedin, 38 anni, e Avdyli Valdet di 26 - è stata affidata al professor Mariano Cingolani, e si terrà domani, alla presenza dei periti di parte, la professoressa Elena Mazzeo per la difesa e il professor Massimo Mentili per le parti lese. Questo pomeriggio sono previsti una Tac ed esami strumentali sui due cadaveri. I familiari e il legale di Mustafà Nexhmedin contestano la versione fornita di Ciferri, e ricordano che i due lavoratori avevano aperto da tempo un contenzioso sindacale con l'ex principale, per veder finalmente riconosciuti i loro diritti. Non solo: la mattina della tragedia, sostengono, sarebbe stato Ciferri a dare un appuntamento ai due, per trattare una transazione economica. Mustafà Nexhmedin lascia la moglie e quattro figli piccoli, Valdet la moglie, un bambino e un secondo figlio in arrivo.

Fiaccolata per le vittime

Una fiaccolata per ricordare Mustafa Nexhemedin e Avdyli Valdet. Il corteo, in programma domenica 21 alle 20, e' stato organizzato da Cgil, Cisl e Uil provinciali e dalle categorie degli edili; partira' da via XX Giugno, dove abitavano le due vittime, e si snodera' per le vie del centro.