Tragedia di Pedaso, il sindaco: “Tutto il paese è sconvolto”

L’automobilista che ha investito lo scooter è indagato per omicidio

Il luogo dello schianto

Il luogo dello schianto

Pedaso, 22 agosto 2015 - Due comunità sconvolte, si legano alla tragedia della morte di Alessandro Veccia, il ragazzo di 30 anni nato e cresciuto a Ripatransone, deceduto all’ospedale di San Benedetto del Tronto in seguito alle gravi lesioni riportate nell’incidente avvenuto a Pedaso sulla statale 16 nella notte tra mercoledì e giovedì, dopo l’impatto con una Polo Volkswagen condotta da M. P. di 40 anni di Pedaso, risultato positivo all’alcoltest. Ripatransone piange la morte di questo ragazzo silenzioso, garbato, riservato e dedito al lavoro. Doppio il dolore della comunità di Pedaso che si stringe alla famiglia di Ripatransone che ha perso Alessandro e a quella di Pedaso che vede il proprio figlio coinvolto in una dura realtà da affrontare. Conosciuto da tutti per le sue origini pedasine, per il lavoro che svolge come pizzaiolo in una nota pizzeria di Pedaso, M. P. è descritto come una persona tranquilla e proveniente «da una buona famiglia».

La Procura di Fermo ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico del quarantenne. Ma, fatalità o colpa, nessuno ha voglia di giudicare l’accaduto. «Ho parlato al telefono con il conducente dell’auto coinvolta nell’incidente e la sua famiglia – afferma il sindaco di Pedaso Barbara Toce – ed ho sentito la loro profonda e vera disperazione. Solo la magistratura potrà accertare la dinamica dei fatti, oggi resta la vicinanza della comunità alle due famiglie». Alle 2.30 di quella notte, Veccia stava rientrando dal lavoro che svolgeva al camping Riva Verde di Marina di Altidona insieme alla moglie con la quale si era stabilito a Campofilone da qualche mese.

Da lì era ripartito in sella al suo scooter, seguito in macchina dalla sorella che viaggiava in auto, seguendo entrambi la direzione sud. Lungo la statale nel centro abitato di Pedaso, è avvenuto lo schianto con la Polo, condotta dal quarantenne, anche lui di ritorno dal lavoro che viaggiava nella direzione opposta. Poi la corsa disperata al pronto soccorso dell’ospedale di San Benedetto del Tronto, dove Veccia è deceduto. La sua salma si trova all’obitorio e lunedì su disposizione della Procura, verrà eseguita l’autopsia.