Porto Sant'Elpidio, 30enne pestato a sangue nella notte

In tre lo hanno colpito con calci e pugni, poi hanno preso di mira alcune auto

Carabinieri (Foto Zeppilli)

Carabinieri (Foto Zeppilli)

Porto Sant'Elpidio (Fermo), 27 aprile 2016 - Stava passeggiando vicino al centro di Porto Sant’Elpidio quando, senza un motivo apparente, tre uomini lo hanno aggredito alle spalle e lo hanno pestato a sangue. E’ accaduto ieri notte e farne le spese è stato un 30enne del posto, che è finito al pronto soccorso di Fermo con diverse lesioni al corpo e al volto. Erano da poco passate le 23 quando il giovane elpidiense stava attraversando una via adiacente alla piazza principale.

All'improvviso, da dietro, sono spuntate tre persone che hanno assalito la vittima e l’hanno scaraventata a terra. Inizialmente, si era pensato ad una rapina, ma i tre hanno iniziato a colpire il giovane con calci e pugni senza però rubare nulla. Un pestaggio violento, apparentemente assurdo, che è andato avanti per qualche minuto, senza un perché.

Gli aggressori, dopo aver ridotto la vittima ad una maschera di sangue, hanno preso di mira alcune auto nelle vicinanze e le hanno danneggiate, quindi sono fuggiti. Nel frattempo, sul posto, allertati da un passante, sono intervenuti i sanitari del 118, che, dopo le prime cure, hanno trasportato il giovane al pronto soccorso del Murri. Qui è stato sottoposto agli esami del caso, quindi medicato e posto in osservazione.

Il 30enne è rimasto sempre lucido e non ha mai perso conoscenza: ha raccontato ai medici che stava passeggiando e che, senza motivo, era stato brutalmente aggredito. Ha poi specificato che uno di loro parlava italiano, un altro con inflessione straniera. Il terzo invece, forse anche lui straniero, non avrebbe pronunciato una parola, ma avrebbe solo colpito con violenza la vittima.

Sull'inquietante aggressione indagano i carabinieri, che stanno cercando di capire se dietro a questo gesto inspiegabile ci possa essere qualche ritorsione nei confronti del giovane. Qualcosa che il 30enne potrebbe anche aver omesso volontariamente. In caso contrario resterebbe l’assurdità di un brutale pestaggio senza una spiegazione.