Fermo, 20 ottobre 2010 - Un piano territoriale di coordinamento illegittimo, una variante a quel piano inattuabile, una situazione di caos dovuta ad arroganza politica. E’ l’analisi che fa Saturnino Di Ruscio del recente Consiglio provinciale che ha approvato una variante a quel Ptc, per regolamentare l’installazione di pannelli fotovoltaici sul territorio fermano.

Di Ruscio parla da sindaco, ma anche da consigliere provinciale e ribadisce la sua posizione sul fotovoltaico: "Non sono favorevole a oltranza né contrario ad ogni costo, sono consapevole che si tratti di una materia complessa che, proprio per questo, va regolamentata al meglio, senza pastrocchi". Racconta dei suoi dubbi sul Ptc che la Provincia sta adottando e che altro non è che quello della vecchia provincia di Ascoli: "Già a settembre sollevavo la questione, di fatto il nostro Piano territoriale non esiste nel senso che è quello di una provincia che non c’è più. Tra l’altro su quel documento ci sono osservazioni della Regione che che risalgono al 2008 alle quali nessuno ha dato risposta. A chi compete, a Fermo o ad Ascoli?".

 
Di Ruscio si chiede se i provvedimenti presi a Fermo su quel Ptc valgano anche per Ascoli e viceversa: "Se la cosa fosse così semplice e cioè se avessimo potuto adottare i documenti ascolani tout court, che motivo avevamo di rifare di sana pianta tutti i regolamenti? Dunque, qualcuno dovrà spiegarmi perché su questo abbiamo avuto tanta fretta, persino per modificarlo non si poteva aspettare. Tant’è vero che non è stato coinvolto nessuno e la commissione ne ha avuto notizia solo poco prima del Consiglio provinciale. Solita arroganza politica del presidente Cesetti".


Di qui, i problemi sulla variante ad un piano illegittimo e quindi, secondo Di Ruscio, del tutto inutile: "Soprattutto perché la legge stabilisce che ci sia il coinvolgimento dei comuni coinvolti, anche per avere idee, suggerimenti. Così è un’imposizione che molti miei colleghi sindaci faranno fatica ad applicare perché ci si espone a più di un ricorso. Sono state inserite norme che rendono assolutamente problematica anche solo la richiesta di installare un pannello, si prevede tra l’altro che si presenti fin da subito richiesta di allaccio all’Enel che costa attorno a 2 mila euro, senza avere la certezza di avere poi l’autorizzazione all’installazione".

"Un’assurdità, una delle tante. Io, tanti sindaci, lo stesso gruppo di opposizione in Provincia - ribadisce ancora Di Ruscio - eravamo tutti disposti a dare il nostro contributo ad una materia che certamente va regolamentata, ma non così, entrando a gamba tesa nella questione". Di Ruscio annuncia che invierà una segnalazione in Regione dove, tra l’altro, la variante dovrà passare prima di diventare esecutiva.