Esultanza o scetticismo?

IL COMMENTO

Fermo, 17 gennaio 2016 - Ci dispiace deludere il sindaco Calcinaro ma, insieme a tanti altri fermani, non abbandoniamo lo scetticismo su sanità e viabilità.

I megafoni a tutto volume di queste ore, che diffondono soddisfazione per la firma dell’accordo di programma sul nuovo ospedale e fanno apparire come imminenti la terza corsia e le opere compensative, possono facilmente ingannare solo coloro che hanno la memoria corta.

Un paio d’anni fa, Spacca venne a Fermo insieme al suo braccio destro, il ‘nostro’ Paolo Petrini, con tanto di plastico, per annunciare il nuovo ospedale a Campiglione. Poi, sopraggiunsero i tagli statali che per la Regione furono la causa (o la scusa?) per dirottare i fondi e fermare tutto.

Oggi arriva Ceriscioli, accompagnato dal suo assessore responsabile dei conti regionali, il ‘nostro’ Fabrizio Cesetti, e aggiunge solo la firma dell’accordo.

Con onestà, però, precisa che, per quanto riguarda i tempi di realizzazione, ci vorranno almeno tre anni “salvo ricorsi o contenziosi”. O, aggiungiamo noi, salvo altre cause (o scuse) che potranno sopraggiungere.

Non mettiamo in dubbio la parola data da Cesetti, ma nell’attesa cosa vuol fare la Regione per non ritrovarsi in futuro con un ospedale nuovo, ma quasi vuoto di servizi e personale?

Lo stesso dicasi per la terza corsia. Annunciata già nel luglio scorso da Cesetti all’assemblea di Confindustria Fermo, ribadita poche settimane dopo da Ceriscioli nel tour della sua Giunta nel Fermano, e da tutti e due l’altro ieri. Come mai, però, in questi sei mesi non è stata indetta almeno una riunione ufficiale per cominciare a scegliere con i Comuni le opere compensative da chiedere alla Società Autostrade e in base alle esigenze, prima di tutto, di Porto San Giorgio e Fermo, che finora si sono opposte?

Non vorremmo che gettandoci negli occhi il fumo del nuovo ospedale e delle opere compensative, la Regione venisse meno - come spesso è accaduto - all’impegno di investimenti propri per questo territorio, facendo continuare l’andazzo delle promesse per il Fermano e delle opere effettivamente realizzate nelle altre quattro province.