Provincia di Fermo, ritorno al futuro

Si è insediato il Consiglio di un ente che stava per essere abolito. La presidente: “Ecco come sarà”

Moira Canigola (foto Zeppilli)

Moira Canigola (foto Zeppilli)

Fermo, 9 gennaio 2017 - Ripartenza, continuità, rete. Sono queste le parole chiave del discorso con cui oggi Moira Canigola ha presieduto all’insediamento del nuovo Consiglio provinciale.

Dopo l’approvazione della legge Delrio e la bocciatura del referendum costituzionale le Province sono diventati enti in cerca d’autore. Quella di Fermo non fa eccezione. “Nei prossimi mesi – premette infatti la neo presidente – la Provincia dovrà ritrovare un proprio ruolo”.

Per definirne i contorni, la Canigola preferisce dapprima chiarire cosa non sarà: “Finiamola di considerarla un poltronificio politico utile a piazzare parenti e amici, nessuno di coloro che siedono in questo Consiglio riceve uno stipendio, un compenso”.

“Piuttosto – spiega – sarà la casa dei Comuni, una rete per risolvere insieme i problemi”. Come? “Mi vorrei muovere in continuità con le precedenti amministrazioni, ma serve una riorganizzazione per far ripartire un’istituzione che era in via di smantellamento”, prosegue.

Propositi che non possono prescindere dalle risorse economiche. “Il flusso verso lo Stato centrale previsto dalle varie leggi di stabilità – ammonisce - deve arrestarsi”. Tanto più adesso che il territorio è alle prese con la ricostruzione post terremoto.

Infine, resta spazio per una proposta: “Questo ente, non più area vasta ma Provincia, ha la necessità di avere degli organi politici eletti direttamente dai cittadini”. Oggi, infatti, sono previste elezioni a suffragio ristretto alle quali partecipano solo i sindaci e i consiglieri comunali. Domani chissà.