«Per fermare la prostituzione ci vuole l’esercito»

Porto Sant’Elpidio: la proposta di Fratelli d’Italia

Lucciole in strada a Porto Sant’Elpidio (foto d’archivio)

Lucciole in strada a Porto Sant’Elpidio (foto d’archivio)

Porto Sant’Elpidio, 28 gennaio 2015 - Il premier Matteo Renzi non ha risposto al tweet anti-prostituzione del sindaco Nazareno Franchellucci, che in compenso incassa critiche da Fratelli d’Italia insieme a qualche proposta, compreso chiamare in aiuto l’esercito. «È di recentissima attuazione la norma che consente all’esercito di presidiare la sicurezza nelle nostre città. Non sarebbe il caso di approfittarne?», scrive FdI, tornando a insistere su un tema che innesca sempre molte discussioni tra chi è pro e chi contro. «Le limitrofe città di Porto San Giorgio e Civitanova hanno dimostrato che il fenomeno della prostituzione si può quanto meno arginare. Come hanno fatto? Eppure sono amministrazioni che potenzialmente hanno le stesse ‘armi’ di Porto Sant’Elpidio», rileva il gruppo FdI. Così come rileva che il territorio comunale «è stato svenduto agli stranieri, comunitari ed extra, che hanno dimostrato di intraprendere soprattutto attività illecite e autorizzazioni facili per aprire attività di facciata senza che l’Amministrazione comunale si sia mai presa la briga di controllare».

Gli effetti si sono visti. «Bande di malavitosi spesso consorziati hanno investito su attività come la prostituzione, lo spaccio di stupefacenti e altro». Per FdI un sindaco accorto e lungimirante, anziché ‘cinguettare’ con il premier, dovrebbe mettere in campo azioni clamorose. «Fare appelli, a costo di incatenarsi davanti al Comune, un sit-in davanti al Viminale per ottenere rinforzi di organico delle forze dell’ordine». Invece, ancora oggi, a Fonte di Mare si parla di prostitute e di cittadini che devono fare i conti con la loro presenza davanti alle case. Bocciatura completa per il sistema di videosorveglianza, «ormai obsoleto, che non ha mai funzionato a pieno regime». Cosa chiedere al governo Renzi? «Abolire la legge Merlin, proibire la prostituzione in strada, multare le prostitute per atti osceni in luogo pubbllico, punire lo sfruttamento anche solo colpendo l’eventuale cliente».

Marisa Colibazzi