Guerra tra prostitute, le istituzioni vogliono riprendersi il territorio

Summit in prefettura con il sindaco di Porto Sant’Elpidio, Nazareno Franchellucci

Porto Sant’Elpidio (Fermo), il sindaco Nazareno Franchellucci (Foto Zeppilli)

Porto Sant’Elpidio (Fermo), il sindaco Nazareno Franchellucci (Foto Zeppilli)

Porto Sant’Elpidio (Fermo), 17 settembre 2014 - L’episodio della rissa tra prostitute romene e albanesi (in cui queste ultime hanno avuto la peggio) non è certo finito con le due passeggiatrici albanesi picchiate e finite all’ospedale. Vogliono vederci chiaro gli inquirenti, che dopo l’accaduto hanno subito dato il via alle indagini per risalire ad eventuali retroscena che possano aver scatenato l’aggressione (con tanto di furto di telefonini e portafogli) e che al momento non escludono nessuna ipotesi e stanno indagando a 360 gradi. Ieri in prefettura c’è stato un altro summit a cui ha partecipato anche il sindaco Nazareno Franchellucci.

Nel corso dell’incontro con il prefetto Angela Pagliuca sono state messe a punto altre azioni di controllo della prostituzione e dei loschi traffici che ci sono dietro. Così come era accaduto circa un anno fa, quando a scontrarsi erano state bande di uomini romeni con agguati anche armati e violente ritorsioni legate al controllo del territorio da parte delle loro protette, il torbido mondo che ruota intorno alla prostituzione si è rimesso in moto e l’episodio di sabato notte potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di una situazione ben più complessa e pericolosa che sta covando sotto la cenere ed è pronta a deflagare.

Giusto ieri il sindaco di Porto Sant’Elpidio, Nazareno Franchellucci, sosteneva che la recrudescenza di certi fenomeni legati al mondo della prostituzione avrebbe nuovamente fatto concentrare pienamente l’attenzione delle forze dell’ordine (terminata la stagione estiva che ha richiesto controlli anche sulla costa) sulle zone più a rischio, quelle in cui la presenza di lucciole è cresciuta in maniera evidente.

E la zona Fratte, ancora una volta, è quella in cui il mondo della prostituzione ha trovato casa in maniera più massiccia, tornando a invadere anche alcune delle vie in cui dalle 22 in poi vige la zona a traffico limitato e quindi sono vietate ai non residenti, pena sanzioni amministrative. Invece nella notte tra sabato e domenica le quattro prostitute romene hanno aggredito e picchiato le concorrenti albanesi proprio in una di quelle vie, segno che si stanno riprendendo, piano piano, il territorio e che se lo stanno contendendo. L’allarme da quelle parti è tornato alto. Da qui l’incontro convocato dal prefetto per dare il via ad azioni coordinate di controllo e di repressione ad opera delle forze dell’ordine presenti sul campo.