Sant'Elpidio a Mare (Fermo), 6 ottobre 2011 - ERANO circa le dieci e un quarto di ieri mattina quando gli artificieri sono giunti nella Basilica Imperiale della Misericordia per mettere in sicurezza l’intera area dopo il rinvenimento, lo scorso 20 settembre, di un piccolo ordigno bellico (grande non più di sette centimetri) nella soffitta. Le operazioni sono durate pochi minuti e gli specialisti, entrati dall’ingresso laterale, hanno potuto accertare la non pericolosità della piccola bomba, ancora dotata di sicura. Così l’hanno prelevata per farla brillare col metodo detto ‘per simpatia’ in un campo in zona Santa Caterina, poco prima dell’incrocio con la strada provinciale Faleriense.

Prima è stata scavata una fossa, dopodiché è stata generata una piccola esplosione tramite un impulso con un comando a distanza. Il tutto si è svolto nella massima sicurezza, visto anche il grande dispiegamento di forze che era stato allertato per l’occasione.


OLTRE agli artificieri, in piazza Matteotti e in corso Baccio erano presenti la Polizia municipale, i carabinieri della locale stazione, volontari della Protezione Civile e gli uomini della Croce Azzurra. Un fatto, questo, che ha destato la curiosità di diversi cittadini che si sono fermati a guardare lo svolgimento delle operazioni, ma che non ha comunque sconvolto più di tanto la vita stessa della città. A rinvenire l’ordigno era stato uno dei membri della Confraternita della Misericordia mentre rovistava tra degli oggetti, e lui stesso ha allertato le forze dell’ordine. Nelle scorse settimane sia la Basilica che l’abitazione vicina erano stati isolati in via precauzionale con tanto di ordinanza del sindaco Mezzanotte. Ora che il piccolo ordigno è stato definitivamente rimosso, entrambi torneranno ad essere accessibili.