Monte Urano (Fermo), 4 aprile 2012 – Drammatica rapina in una gioielleria di  Monte Urano, a pochi chilometri da Fermo. La rapinatrice - Rosa Donzelli, 36enne originaria di Napoli, ma domiciliata da anni sulla costa fermana - ha perso la vita, sarebbe stata raggiunta da un colpo al cuore morendo sul colpo. A colpirla è stato Francesco Cifola, 51enne (scapolo, senza figli) titolare dell'esercizio omonimo.

Intorno alle 9.45 tre banditi (due uomini oltre alla vittima) , armati di una pistola a salve (una scacciacani) e a volto scoperto, sono entrati nel negozio situato nel centro storico cittadino. Fingendosi clienti hanno chiesto di vedere alcuni monili d'oro e delle cornici. Poi, all'improvviso hanno estratto la pistola. Con il calcio dell'arma uno dei rapinatori ha colpito più volte alla testa Cifola, il quale subito dopo è stato immobilizzato con il nastro adesivo. Non riuscendo ad aprire la cassaforte, però, i malviventi hanno allentato i legacci che cingevano i polsi di Francesco, costringendo lui ad aprirla. Ripulito il forziere, proprio mentre stavano ultimando il colpo, i balordi sono stati sorpresi dall'arrivo di Duilio, padre del proprietario. L’anziano, arrivato davanti alla porta d’ingresso dell’oreficeria, ha visto i banditi e il figlio a terra, legato. A quel punto ha afferrato con tutte le sue forze la maniglia, mentre uno dei banditi (che è anche rimasto incastrato con un braccio tra lo stipite e la porta) cercava di tirarlo dentro.
 

La maniglia si è rotta e Duilio Cifola è caduto a terra. In quel momento Francesco, allarmato per la sorte del papà, sarebbe riuscito a slegarsi e a impugnare la pistola (a tamburo: detenuta regolarmente) nascosta sotto il bancone. Poi, ha esploso tutti i colpi del caricatore verso i banditi, colpendo la donna che è morta sul colpo. La vittima è stata presa mentre cercava di andarsene con il borsone della refurtiva, vicino all'uscita del negozio.

Gli altri due banditi sono fuggiti a piedi. Qualcuno li avrebbe visti correre verso i giardini pubblici vestiti di nero (uno portava un piumino). Altri, tra cui un barista che ha il suo esercizio accanto alla gioielleria, li avrebbero notati mentre salivano su un’auto a bordo della quale c’era un’altra donna. Secondo la testimonianza di Duilio Cifola, uno di loro avrebbe un accento campano. Il titolare Francesco Cifola è uscito dal negozio tra gli applausi della gente accorsa sul luogo della rapina. Per rintracciare i fuggitivi, che sono stati ripresi dalle telecamere interne a circuito chiuso dell'oreficeria, i carabinieri hanno organizzato posti di blocco, mentre un elicottero arrivato da Falconara sta sorvolando la zona. Intanto, attraverso le impronte digitali della donna si sta cercando un riscontro nell'Afis per identificarla. Il gioielliere, rimasto leggermente ferito, è stato medicato alla testa dai medici del 118. La vittima è stata portata alll’obitorio dell’ospedale di Fermo. Nel frattempo, le sono state prelevate le impronte digitali, per aver un raffronto nel caso in cui fosse schedata.

La gente: "Speriamo che non debba pagare Cifola" (commenta)

 

di Alessandro Caporaletti e Fabio Castori