Sant'Elpidio a Mare (Fermo), 28 luglio 2012 - In tempo di crisi ci sono anche aziende che vanno bene e che, all’insegna del motto ‘competitività e solidarietà’ dividono i loro successi con i dipendenti. E quello che ha già fatto e continua a fare la Tod’s di Diego Della Valle.

Dopo aver registrato un primo trimestre più che positivo (+8% i ricavi a 263,2 milioni e +2,4% l’ebitda a 66,7) e in attesa dei risultati semestrali che saranno pubblicati l’8 agosto (con le stime ancora positive degli analisti), ieri il gruppo marchigiano ha annunciato la distribuzione di un contributo di 1.400 euro lordi a dipendente (operazione già lanciata nel 2008), l’assicurazione dei costi sanitari per cure specialistiche e interventi chirurgici rilevanti, anche per i familiari, e la copertura dell’acquisto dei libri scolastici dei figli. Il bonus di 1400 euro riguarderà circa 1400 dipendenti del settore produzione (per un importo complessivo quindi di quasi 2 milioni di euro) mentre gli altri due contributi (polizza salute e libri) riguarderà circa 1700 dipendenti più i loro familiari.

Una scelta, spiega una nota della società, adottata "in un momento particolarmente difficile per l’economia del Paese, che genera forti preoccupazioni fra i lavoratori in merito alle prospettive del loro futuro e alle loro crescenti difficoltà economiche quotidiane".


L’azienda di Casette d’Ete (Fermo) prosegue quindi su quella strada di relazioni azienda-dipendente imboccata da tempo. Un modo, ha più volte ribadito Della Valle, per restituire al territorio quello che il territorio dà in termini di risorse umane e competenza al gruppo. E le iniziative annunciate ieri, spiega sempre la nota, "vanno ad aggiungersi ad altre già attuate e hanno lo scopo di migliorare le condizioni di vita delle famiglie dei propri dipendenti e di dare sicurezza e tranquillità su temi particolarmente importanti come la salute e l’istruzione". In questo modo, conclude l’azienda "vogliamo far sentire ai lavoratori il rispetto che abbiamo per loro e per il lavoro che svolgono e confermare che con lo spirito di solidarietà e professionalità possiamo sicuramente garantirci un futuro tranquillo e dignitoso".

Fra gli operai dello stabilimento di Casette il ‘regalo’, come qualcuno lo chiama, è stato accolto come una boccata d’ossigeno. "Devo dire che 1.400 euro sono quasi una quattordicesima, non poco in un bilancio familiare — commenta un dipendente —. Sono quattro anni che questi soldi arrivano, e nel mio reparto oggi eravamo tutti più rassicurati".


Scontata, invece, la reazione negativa della Filctem Cgil, che continua a rivendicare un contratto integrativo. Del resto, qualche distinguo era nato nei giorni scorsi anche per il patto generazionale (meno ore di lavoro ai padri e posto ai figli) proposto dalla Nestlè-Perugina in un momento in cui la crisi morde e sono poche le aziende come Tod’s a dare premi di produzione o proporre welfare aziendale come hanno fatto nei mesi scorsi Intesa San Paolo e Vodafone.
 

 

di Achille Perego