Porto Sant’Elpidio, 22 aprile 2014 — Nel momento in cui ha accusato il malore che lo ha portato alla morte in pochi minuti, Franco Scocco, 46 anni, residente a Porto Sant’Elpidio, si trovava nel bagno di un appartamento di amici e secondo quanto riferiscono i carabinieri, era intento ad iniettarsi una dose di sostanza stupefacente (eroina).

Secondo quanto è emerso dai primi controlli effettuati dai sanitari del 118 e dai carabinieri della stazione di Porto Sant’Elpidio, proprio un’overdose sarebbe stata la causa della morte del 46enne. Sono stati inutili i soccorsi dei militi della Croce Verde di Porto Sant’Elpidio e dei sanitari del 118, che nonostante i tentativi di rianimarlo, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Secondo una sommaria ricostruzione, domenica pomeriggio, il 46enne sarebbe stato invitato da un paio di amici a trascorrere un po’ di tempo insieme in un appartamento di via Cinque Giornate. Verso le 17, proprio da quell’appartamento è scattata la richiesta di soccorso e Scocco è stato trovato ormai esanime nel bagno dell’alloggio delle case popolari. Sul posto sono subito arrivati anche i carabinieri della stazione di Porto Sant’Elpidio, che hanno disposto il recupero della salma del 46enne e il trasferimento all’obitorio dell’ospedale ‘Murri’ di Fermo, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Ma i carabinieri hanno anche denunciato per occupazione abusiva i due amici avevano invitato Scocco in quell’appartamento, in quanto non avevano ottemperato ad un’ordinanza di sgombero emessa esattamente un mese fa dal sindaco Franchellucci. Infatti quei locali sono stati già dichiarati inagibili ed erano stati occupati in maniera indebita da persone che non ne avevano alcun titolo.

L’appartamento in questione, infatti, è lo stesso del violento agguato alla coppia di fidantini tunisini da parte di gente armata di sciabole a katane. A distanza di un mese dall’ordinanza di sgombero, dunque, quell’alloggio non solo era ancora utilizzato abusivamente, ma purtroppo nel pomeriggio della domenica di Pasqua è diventato anche lo scenario di una morte per overdose. Franco Scocco era molto conosciuto in città. Aveva avuto qualche piccolo precedente, girava spesso nel parco del quartiere San Filippo, frequentava il bar, ma non viene descritto come una persona aggressiva o pericolosa, quanto piuttosto come un uomo spiritoso e sempre pronto allo scherzo. Svolgeva dei lavori saltuari e di recente ne aveva trovato uno in un calzaturificio in zona.