Pubbliche assistenze sospese, garantire il servizio è più complicato

Il direttore dell’Area Vasta: "Sono una risorsa preziosa, ripartiremo"

La Croce Azzurra di Porto San Giorgio (Foto Zeppilli)

La Croce Azzurra di Porto San Giorgio (Foto Zeppilli)

Fermo, 13 ottobre 2015 - Un problema burocratico che però nel sistema delicato di gestione delle emergenze pesa e non poco. Secondo il direttore dell’Area Vasta 4, Licio Livini, il problema delle tre pubbliche assistenze che sono state sospese dal servizio dalla Regione si potrà risolvere però in pochi giorni.

«Le problematiche sono diverse – chiarisce Livini –. Per le pubbliche assistenze di Porto San Giorgio e di Francavilla (Croce Azzurra e Croce Verde; ndr) è un problema di documentazione che non è stata inviata nei tempi richiesti in Regione».

Diversa la questione per la Croce Azzurra di Sant’Elpidio a Mare. «In quel caso – aggiunge – sono andati degli ispettori che hanno rilevato dei problemi a carico della sede. La procedura di trasloco era già prevista, ho provato a chiedere una proroga alla concessione, ma non è stato possibile». Livini sottolinea che nel settore delle emergenze «le regole sono ferree e valgono per tutti».

«Credo che però che si possa risolvere la questione nel giro di poco – sottolinea –, so che i referenti delle pubbliche assistenze si sono già mobilitati per recuperare tutti i documenti necessari. Ovviamente la mancata concessione da parte della Regione ha fatto decadere anche la convenzione che c’era tra le pubbliche assistenze e questa Area Vasta, appena avrò il via libera dalla Regione sono pronto a recuperare tutto».

E nel frattempo cosa succede e soprattutto come sono gestite le emergenze? «Nel frattempo ho concordato con le altre pubbliche assistenze e con il 118, una copertura del territorio che si può fare, anche se con qualche difficoltà – conclude –. Il volontariato è una risorsa preziosa, ma in questo settore le regole sono stringenti, la gestione è seria è regolamentata da rapporti di lavoro e da norme che non si possono scavalcare».

Il direttore dell’Area Vasta spiega che «ci sono delle responsabilità precise e non ci possiamo sottrarre, avevo preannunciato alle pubbliche assistenze che ci sarebbe stata questa decisione e ci siamo arrivati, oggi lavoriamo tutti insieme per risolvere questa difficoltà».

a. m.