Si tuffa per aiutare il figlio e rischia di annegare

A Marina di Altidona i bagnini portano in salvo un turista reggiano e due bambini

Il tempismo dei bagnini è stato fondamentale

Il tempismo dei bagnini è stato fondamentale

Altidona (Fermo), 26 agosto 2014 - Si è tuffato in mare per recuperare il suo bambino e un amichetto, ma è andato in affaticamento fisico e tutti e tre sono stati salvati dai bagnini. È accaduto ieri intorno alle 11,30 nelle acque davanti al camping ‘Riva Verde’ di Altidona. Un turista di Reggio Emilia, Antonio Pagano, di 38 anni, ospite della struttura balneare, ha raggiunto la spiaggia come ogni giorno con la sua famiglia. All’improvviso si è accorto che il suo bambino di sei anni e un amichetto di sette, che stavano facendo il bagno in mare, si erano allontanati verso gli scogli, e da lì chiedevano aiuto perché si trovavano in difficoltà.

Senza esitare, il 38enne si è gettato in acqua e ha nuotato per circa venticinque metri per raggiungere i due bambini. Arrivato dai piccoli, però, forse a causa del mancato allenamento fisico o forse per l’agitazione, l’uomo è andato in affanno e ha iniziato a bere acqua senza riuscire a portare in salvo i bambini. Provvidenziale, in quegli attimi di panico, è stato il soccorso prestato dai bagnini che subito sono intervenuti portando in salvo tutti e tre. Mentre i due bambini non hanno destato nessuna preoccupazione in quanto non avevano ingerito acqua, per il 38enne si è temuto il peggio.

Dopo essere stato disteso sulla riva, in attesa dell’arrivo dei soccorsi allertati dai numerosi presenti, al coraggioso eroe sono state prestate le prime cure da due turisti operatori del 118 di Genova che fortunatamente si trovavano in spiaggia. Le prime pratiche di soccorso, gli hanno permesso così di espellere l’acqua ingerita e di stare subito meglio. All’arrivo dei sanitari della Croce Verde Valdaso e dei medici del 118 di Porto San Giorgio, Pagano era provato dallo sforzo e dalla paura, ma era vigile e soprattutto sereno dopo avere saputo che il figlio e l’amichetto stavano bene. Per l’uomo, che ha raccontato di non aver mai perso i sensi e di essere stato sempre cosciente durante la pratica di salvataggio, i medici hanno disposto il trasporto al pronto soccorso di Fermo, dove è stato sottoposto a tutti i controlli del caso.