Spaccio di droga a pochi passi dalla scuola

Porto Sant’Elpidio: scambio di involucri in diretta nella pinetina

Spaccio di droga (foto d’archivio)

Spaccio di droga (foto d’archivio)

Porto Sant’Elpidio, 22 novembre 2014 – Si scambiano velocemente una (o più, chissà) dose di qualche sostanza stupefacente, davanti alla scuola superiore, in pieno giorno, ‘nascosti’ dalla luce del sole solo dagli alberi della pinetina che si trova sull’altro lato della strada rispetto all’Einaudi. Non sono scene belle da vedere per chi, causalmente, si è trovato da quelle parti proprio in quel frangente e ha inconsapevolmente assistito allo scambio. Uno dei ragazzi (all’apparenza 18enne) sembra essere uno studente: ha lo zaino, una sigaretta in bocca e con nonchalance sta passando nei pressi della pineta, radente la staccionata. Nella pineta, intanto, è arrivato da poco un altro giovane (anche questo maggiorenne o poco più), berretto e combo in spalla, che si siede sulla panchina, si guarda intorno con l’aria di chi non ha niente da fare anche se lo sguardo è guardigno. I due non si parlano, non si guardano fino a che, all’improvviso, il primo ragazzo torna sui suoi passi, ripercorre a ritroso il perimetro della pinetina fino all’ingresso. Nello stesso tempo, si muove anche il ragazzo della panchina che con una camminata altrettanto indolente, si avvia verso lo stesso punto in cui è arrivato l’altro.

Neanche una parola, né una pacca sulla spalla, un saluto, niente. I due si avvicinano, con rapidità si passano di mano un involucro e poi si allontanano di nuovo, ognuno per la sua strada. Capitano spesso segnalazioni di cittadini che, nelle aree verdi dove ci sono i giochi per bambini, trovano residui lasciati in mezzo all’erba da chi fa uso di sostanze stupefacenti. Situazioni che destano preoccupazione tra la gente, una grande apprensione e una certa diffidenza nel frequentare determinati luoghi con i bambini al seguito. Ancora più spiacevole è assistere a scene come quella di ieri mattina che sicuramente non sarà stata la prima e, purtroppo, non sarà neanche l’ultima. Lo sanno bene le forze dell’ordine tanto che, negli ultimi tempi, in Prefettura si è più volte parlato della necessità di effettuare maggiori e costanti controlli davanti alle scuole, proprio per evitare che episodi simili si verifichino.

Marisa Colibazzi