Spiaggia per cani a Porto San Giorgio, aderiscono 30 chalet: ecco quali

"Siamo indietro di alcuni decenni"

Cani in spiaggia (Fotoprint)

Cani in spiaggia (Fotoprint)

Porto San Giorgio (Fermo), 1 luglio 2015 - Il consigliere comunale civico Fabio Bragagnolo prende di mira l’assessore all’ambiente, Umberto Talamonti, non condividendone la contrarietà all’accesso in spiaggia ai cani di piccola taglia. La questione verrà affrontata nel Consiglio comunale convocato alle ore 20 di oggi: i consiglieri saranno chiamati a deliberare la possibilità o meno di aprire la spiaggia agli animali. Intanto sono circa 30 gli chalet ( la Capannina; Zulù, Cobà, Oasi, Quibè, Crazy beach, la Spiaggetta, Bandos Lido, Tropical, Canto do Mar, Bagni Luisa, Cavalluccio Marino, La Conchiglia, Solleone, Capypso, Lega Navale Italiana, Sirena, Nerina, Dardo, Poldo e Livia, Nicolai, Coculla Beach, Barracuda, Praia do Sol, Jolly, Hotel Lanterna, Elvezio, Vela, Amorino) che si sono dichiarati disponibili ad accoglierli: «Talamonti – dice Bragagnolo – è l’assessore del no: no agli animali sulla spiaggia, no ai gazebo dei pubblici esercizi, no al ripascimento dell’arenile, no a qualsiasi cosa chiedano i cittadini. Ci sono tanti problemi di cui dovrebbe occuparsi ma che restano insoluti come quello della pubblica illuminazione, che mancherebbe da due giorni nel quartiere sud, il cimitero che sarebbe diventato uno specie di terra di nessuno, la fonica sulla spiaggia che non abbraccia tutto il litorale, per cui male si gestirebbero le emergenze come nel caso di smarrimento di bambini». 

«Bisognerebbe uscire un po’ da Porto San Giorgio, provare a viaggiare e magari a capire». È lo sfogo di Mirella, sangiorgese di adozione e milanese di origine, che interviene attorno al dibattito sui cani in spiaggia: «Sono innumerevoli i turisti che chiamano per venire da noi, chiedono se possono portare i cani, si sentono dire che i campeggi e i villaggi turistici li prendono pure ma tanto in spiaggia non possono andare. E allora vanno in Emilia Romagna che lì almeno il turismo lo sanno fare davvero. Noi dobbiamo sempre restare rigidi su posizioni che altrove sono state superate da decenni». Mirella parla da proprietaria di un cane di piccola taglia e ricorda che l’anno scorso ha assistito ad una scena del tutto esplicita: «C’era una turista che teneva con sé un cagnolino di piccola taglia, i vicini di ombrellone hanno chiamato i vigili e la signora si è vista appioppare una multa di oltre mille euro. Ha lasciato non solo la spiaggia ma anche la città, giurando che mai più ci avrebbe messo piede».