Rieti, 24 aprile 2013 - Tocca ad un baby, uno dei più piccoli della compagnia, Simone Mangiola, classe 95, far esplodere i supporters fermani, ebbri di gioia al termine di una partita che vale la serie D per la compagine marchigiana. Salaria infuocata sulla via del ritorno, sciarpe gialloblù al vento dopo una partita incredibile, con pathos infinito ed equilibrio totale tra due squadre che in campo si sono equivalse. Piange di gioia Mangiola perché il suo gol significa serie D. E la Fermana ci arriva nella maniera migliore dalla porta principale, infilando il gol che vale una stagione al 4’ di recupero, quando nessuno ci credeva più e tutti pensavano ai supplementari. La forza è quella di Gianluca De Angelis, un tecnico esonerato, richiamato, e bravo a portare i gialloblù alla vittoria e quindi alla D.

Il primo tempo comincia con l’inno nazionale, un gran tifo sugli spalti e rincorse a cento all’ora. Schieramenti speculari, si combatte a centrocampo. Si comincia con una punizione di Bolzan alta di pochissimo dopo 1’. La Fermana tiene le redini del centrocampo, risponde il Cerignola al 4’ con un’azione Porcelli-Caggianelli, girata di testa e palla leggermente alta. La Fermana potrebbe passare al 10’ quando Matera serve indietro di testa, Mangiola si inserisce ma Vurchio si oppone bene. Il portierone pugliese ferma anche un tiro di Fabiani poco dopo. Sull’altro fronte Cudini rischia grosso quando appoggia di testa a Chessari ma Lasalandra guadagna solo un angolo. La partita non è per niente esaltante. Al 35’ Mangiola è bravissimo a sinistra, supera Vurchio poi viene contrato in extremis dal ritorno della difesa dell’Audace. In chiusura di tempo Caggianelli finta, rientra e tira con il mancino, Chessari respinge.

Nella ripresa al 4’ punizione di Zotti, sponda di Lasalandra e tocco a colpo sicuro di Colangione: Chessari si immola contro il palo salvando il risultato. Poi Chessari para su De Santis al 19’ quindi equilibrio totale fino al 49’ quando Pirro inventa un cross, sbuca Mangiola che, di testa in tuffo, manda la sfera nell’angolino facendo esplodere la tifoseria fermana. “E’ una gioia immensa, da quando sono tornato in panchina non ci credeva nessuno. Ho avuto la fortuna  – afferma mister Gianluca De Angelis – di avere dei ragazzi che si sono messi a disposizione e che ci hanno creduto fino in fondo. Applausi al Cerignola avversario ostico, determinato. Mangiola? Mi chiedeva il cambio da 10’ ma io non l’ho sostituito”.

Il tabellino

Fermana-Audace Cerignola 1-0

Fermana (4-2-3-1): Chessari 6,5; Tartabini 6,5, Cudini 6,5, De Rosa 6,5, Marcatili 6 (13’ st Gentile 6); Vitali 6, Rossi 6; Fabiani 5,5 (1’ st Pirro 6,5),  Bolzan 6,5, Mangiola 8; Attadia 5,5. A disp.: Gojka, Pierantozzi, Cristiano, Corradini, Pazzi. All.: De Angelis 8
Audace Cerignola (4-2-3-1): Vurchio 6,5; Corcelli 6, Matera 5,5, Colangione 6, Colucci 5,5; Riontino 6, De Santis 6,5; Auciello 5,5, Zotti 5,5, Lasalandra 5 (9’ st Piscopo 6); Caggianelli 5,5. A disp.: De Palma, D'Onofrio, Caputo, Russo, Salatini, Ventura. All.: Pizzulli 6.
Arbitro: Vigile di Cosenza 7,5
Guardalinee: Pace di Palermo e Conticelli di Trapani
Marcatori: 49’ st Mangiola
Note: Giornata serena. Terreno di gioco in ottime condizioni. Spettatori 2300 circa di cui almeno 600 da Fermo e 1400 da Cerignola. Ammoniti: Cudini. Angoli: 0-4. Recupero: pt 2’, st 4’