La notte delle meraviglie: un’invasione di entusiasmo e divertimento

Turisti incantati: «Un centro bellissimo». Prese d’assalto tutte le postazioni FOTO

Notte delle meraviglie (Foto Zeppilli)

Notte delle meraviglie (Foto Zeppilli)

Fermo, 27 luglio 2015 - Metti una notte d’estate, il centro storico di una città arroccata sul Sàbulo agghindato a festa. Gli artisti a dare spettacolo in strada, la musica che risuona dappertutto, la cultura in vetrina, mille sfumature di un divertimento che pulsa mentre si moltiplica, invade viuzze e occupa angoli di quel palco a cielo aperto, la gente entusiasta, tavolini di bar e ristoranti affollati, turisti ammaliati a frugare nei negozi e in fila per un cono gelato. Una notte che di andare a dormire non ci pensa neanche.

Metti un sabato sera “La Notte delle Meraviglie” a Fermo (FOTO). Alzi la mano chi non c’era. «Sto qui dalle 20 e ho visto tantissima gente. Movimento ce n’è stato tanto» assicura una commerciante. Tra gli avventori del suo negozio si alza una voce come un coro di fede: «Quando Fermo organizza qualcosa, Fermo risponde». «È uno spettacolo. È bello, la gente si diverte» dice da dietro il bancone un barista. «Bello» replica una turista di Cremona che si trova nelle Marche da un pugno di ore.

Marionette, bolle di sapone, le coreografie e le note dei musicisti itineranti di Abbanda; la città dei balocchi, un saloon e pure una nave dei pirati gonfiabili; tavoli di legno con sopra il gioco dell’oca, dama, biliardo, ping pong, memory, biglie; i mille personaggi partoriti dalla comicità di Piero Massimo Macchini; chiome di alberi da colorare per disegni che magicamente si trasformano in coroncine per piccoli regnanti; i versi della poetessa Nanda Anibaldi e le rime di Giovanni Zamponi e Marino Miola, che si sono sfidati a suon di poesie ragionando sulle grandi questioni della vita; la storia, nei passi di danza accennati da giovani ballerini sulle note della musica che ha fatto il Novecento e pure nel documentario del regista Francesco Pascali, neanche 17enne, che ha raccontato il Parco della Rimembranza; l’acrobata che dal monociclo incita la folla ad andare «spontaneamente in delirio» e la circense che volteggia nel vuoto.

Adolescenti in comitiva, coppie di anziani, frotte di piccoli spettatori: un colpo d’occhio che sembra un’invasione. Piazzale Azzolino, palazzo Azzolino, piazza del Popolo, parco del Girfalco. Dalla Sala degli Artisti alla chiesa del Carmine fin giù alle Cisterne Romane. viale Vittorio Veneto, largo Calzecchi Onesti, palazzo dei Priori. Macchina fotografica al collo e bambini dalle chiome biondissime al seguito, un signore dice in inglese tra una foto alla Piazza e un’altra agli sbandieratori e ai tamburini della Cavalcata dell’Assunta: «Siamo olandesi ed è la prima volta che veniamo qui. Ci piace. È un bel centro, piccolo e raccolto, con gente simpatica». Il sigillo sincero su una verità: è stata davvero “La Notte delle Meraviglie”.