In ufficio con i loro cani e gatti: meno pensieri e maggiore produttività

All'azienda di moda Malloni i dipendenti hanno questa possibilità che li rende più sereni e non fa soffrire gli animali

Cani in ufficio

Cani in ufficio

Fermo, 10 ottobre 2015 - Con un amico a quattro zampe, per una serenità maggiore, per evitare stress e corse a casa. È l’iniziativa presa dall’azienda elpidiense Malloni, marchio di moda di lusso in forte espansione, che da qualche anno consente ai dipendenti di andare in ufficio con cani e gatti.

La storia viene raccontata col punto di vista di due protagonisti a quattro zampe, Boo e Chanel, due american akita di tre e due anni, che sono solo una parte degli ospiti particolari della Malloni. Infatti, sono sette in totale i cani che vanno in ufficio con regolarità e due i gatti che si sono riservati un angolo più riparato, anche per evitare gli incontri con gli altri quattro zampe. E’ un modo per andare incontro alle esigenze di chi ha un cane a casa che soffre la solitudine e ha bisogno di uscire ogni tanto. La convivenza in ufficio mette allegria e rende più sereni e produttivi i dipendenti a due gambe. Lapo è un bovaro del bernese, mentre Eva è un’adorabile meticcia, Lilly una pincherina e Chicco è un incrocio tra un barboncino ed un maltese. I due gatti, (che alloggiano cautamente in magazzino), sono rispettivamente una siberiana, Chicca, e un’europea, Micetta. Ogni tanto bazzica anche una cucciolotta d’uomo di 5 mesi, Viola, che non va ancora a quattro zampe, ma va d’accordo con tutti.

«Benché siano oramai innumerevoli gli studi che dimostrino quanto la presenza di animali porti ad un aumento di produttività e abbattimento dello stress emotivo, in Italia una tale convivenza risulta ancora una sfida che pochi hanno il coraggio di cogliere - dichiarano dipendenti e titolari -. Ma qui, alla Malloni, i confronti non ci hanno mai spaventato e così, 5 anni fa, un po’ per caso e un po’ per necessità, una nostra collega si è presentata in ufficio con la prima amica cagnolina. È stata la nostra mascotte per tre brevi eppur straordinari anni e il suo ricordo è ancora vivo tra noi. Oggi l’ufficio è frequentato da altri amici e benché tutti noi siamo ben coscienti di non poter regalare loro neppure un secondo in più di vita, possiamo però amarli totalmente, condividendo un caotico quotidiano».