Zacheo denuncia: "Minacciato da un personaggio coinvolto nella vicenda dei lotti"

Il candidato a sindaco rivela di avere ricevuto un sms: non mi intimidiscono

Il candidato Pasquale Zacheo

Il candidato Pasquale Zacheo

Fermo, 24 maggio 2015 - Un messaggio di intimidazione dal contenuto piuttosto pesante. Pasquale Zacheo, uno dei sei candidati sindaco, racconta di averlo ricevuto nel pieno della campagna elettorale e proprio in coincidenza con la Giornata della legalità.

È stato lo stesso Zacheo a riferirlo nel corso della riunione di ieri mattina della sua coalizione, annunciando di aver segnalato l’episodio all’autorità. In una nota del comitato elettorale ‘Io scelgo Fermo’ si riferisce che si tratta di «una minaccia ricevuta con messaggio telefonico da personaggio coinvolto nella nota vicenda giudiziaria dei c.d. quattro lotti di Casabianca, in relazione alla quale Zacheo, all’epoca comandante dei carabinieri di Fermo, aveva guidato il gruppo di investigazione. Un episodio che ha scosso gli animi dei candidati presenti alla riunione di coalizione, evidentemente turbati da comportamenti che sembravano non appartenere alla nostra comunità».

I suoi compagni d’avventura in questa tornata elettorale hanno espresso solidarietà e vicinanza a Pasquale Zacheo, che li ha comunque rassicurati. «Non mi lascio certo condizionare da maldestri tentativi di intimidazione - ha dichiarato il candidato sindaco -. Da uomo delle istituzioni, sono rasserenato dalla capacità delle istituzioni a porre il dovuto rimedio. Non mi inquieta certo la minaccia di un singolo soggetto, ma osservo con molta attenzione, in quanto suscettibile di emulazione e pericolosa deriva, l’atteggiamento di alcuni esponenti della coalizione del candidato Massimo Rossi, i quali, proprio in questi giorni, hanno manifestato nervosismo, livore ed inquietudine, dopo che ho annunciato pubblicamente che avrei temporaneamente tenuto per me, qualora eletto, la delega all’urbanistica».

Zacheo proprio alle liste di Rossi riserva una considerazione forte: «La coalizione di estrema sinistra, con riferimento alle scottanti vicende urbanistiche cittadine, rischia di non apparire terza, per due ragioni molto semplici: schiera nelle sue fila prossimi congiunti di soggetti interessati alla delicata questione giudiziaria, peraltro costituendo, come noto, il gruppo di appartenenza di altri personaggi, all’epoca investiti di funzione pubblica, coinvolti nella stessa vicenda. Per tutti, si avverte comunque la necessità di auspicare la capacità di dimostrare l’innocenza penale, ma l’innocenza politica di Massimo Rossi e della sua coalizione appare un’utopia».