{{IMG_SX}}Ferrara, 28 febbraio 2008 - IL COLPO di scena arriva dalla corte d’Appello di Bologna. Per l’imputato Denis Occhi — condannato in abbreviato a 20 anni per l’omicidio dell’ex moglie Giada Anteghini, aggredita la notte del 25 novembre 2004 a Jolanda di Savoia — i giudici hanno deciso per l’assoluzione con formula piena «per non aver commesso il fatto». Una sentenza choc per la famiglia della ragazza (che oggi avrebbe 30 anni), quasi insperata invece per l’avvocato Pietro Gabriele che dal 4 febbraio scorso ha ricevuto il mandato di difendere Occhi.

«SCANDALO». Alla lettura della sentenza il fratello di Giada, Simone Anteghini, è uscito in lacrime dall’aula bolognese. «E’ uno scandalo — le sue prime parole —, non è possibile una cosa del genere. Così mia sorella è stata uccisa una seconda volta. Questa è la giustizia italiana? E’ una roba scandalosa, bisogna vergognarsi. Chi è che ha ammazzato Giada? No, questa non è giustizia».
Distrutta la madre, Maria Emanuela Natali: «Denis è una persona pericolosa, ora abbiamo paura. Peggio di così non poteva andare, sono schifata. Grido allo scandalo. Giada si è ammazzata per caso da sola? Il nostro è un sistema giudiziario schifosissimo».

ALIBI. Nel ricorso, la difesa del 32enne di Migliaro, ha puntato l’attenzione sulle testimonianze di due bariste che l’avrebbero visto nel loro locale a Migliaro entrare «dopo le 21» ed uscire «tra le 22.15 e le 22.30». In più, ha spiegato l’avvocato Gabriele, «c’è una telefonata di Occhi dalle 21.27 fino alle 21.41 fatta in un luogo lontano da Jolanda dove accadde il delitto». Delitto che, in base alla sentenza di primo grado, sarebbe avvenuto alle 22 e durato 20 minuti.

«INNOCENTE». «Con i tempi non ci siamo — dice soddisfatto il legale di Occhi —, il mio assistito non può essere stato. Per me questa è stata una battaglia di giustizia, questo cristiano non è un mostro». Gabriele ricorda come abbia difeso Occhi solamente dal 4 febbraio assistendolo con il gratuito patrocinio dello Stato. «Ho lavorato non meno di 6 ore al giorno e i soldi qui non c’entrano nulla. Non sono state trovate tracce di sangue nei vestiti, nell’auto e nella casa di Occhi perchè è innocente».