{{IMG_SX}}Ferrara, 26 maggio 2008 - UN MAZZO di fiori ed un minuto di raccoglimento per Mauro Accorsi, il 50 enne ferrarese morto venerdì scorso in un incidente a Novi Ligure in provincia di Alessandria. Un pensiero commovente attuato ieri mattina dagli amici del motoclub ‘La Diamantina’: durante il Motoraduno partito da Vigarano Mainarda, si sono fermati in ottanta bikers davanti al cancello della motoconcessionaria ‘Jolly Motor’ in via Modena. «Siamo scesi di moto tutti — racconta Roberto Vezzani, presidente del Motoclub e amico di Accorsi — e abbiamo legato al cancello un mazzo di gigli e rose. Abbiamo bloccato il traffico per cinque minuti e ci siamo raccolti in silenzio per un minuto per ricordare Mauro».

 

Occhi abbassati e commozione hanno caratterizzato i cinque minuti di sosta, tutti i centauri del Motoclub erano ancora scossi per la tragica fine di Accorsi . «Era un vero amico — si lascia andare Vezzani in un ultimo ricordo personale prima di riprendere la corsa — sempre disponibile e potevi contare veramente su dui lui. Come concessionario ci aiutava nel tesseramento e organizzava ogni anno una giornata in ditta durante la quale ci faceva provare tutte le moto». Il corpo di Mauro Accorsi, dopo il nullaosta del magistrato, è stato trasferito l’altra notte dalla cella mortuaria dell’ospedale di Novi a quella del Sant’Anna. La data dei funerali non è stata ancora stabilita.
 

 

Il tragico incidente era accaduto venerdì mattina sulla bretella che collega l’autostrada A7 alla A26, a poche decine di metri dall’uscita del casello di Novi. Verso le 12.30, Accorsi stava viaggiando in sella alla sua Harley Davidson in direzione di Genova quando ha perso il controllo e ha cominciato a sbandare.
Le cause della disgrazia non sono ancora state chiarite dagli agenti della Polstrada di Belforte Monferrato: molto probabilmente, però, visto che in quel punto il tracciato dell’autostrada è diritto, l’incidente può essere stato causato o da un cedimento meccanico o da un improvviso malore del motociclista.
Secondo una prima ricostruzione, sembra che Accorsi, che procedeva sulla corsia di destra, abbia prima sbandato verso la corsia di sorpasso andando a sfiorare lo spartitraffico e poi sia finito completamente dall’altra parte.
 

 

A quel punto, sbilanciato, sarebbe caduto per poi andare a sbattere violentemente con il capo contro un’auto. Nonostante l’intervento tempestivo del 118, non è stato possibile far nulla per il ferito. La tragedia è avvenuta sotto gli occhi terrorizzati di due compagni che erano con lui, tra cui il suo meccanico: lo hanno visto sbandare paurosamente prima di andare a sbattere contro l’auto. Mauro Accorsi è morto poco dopo l’incidente.