«Nè casacche, nè sponsor politici: se corro andrò solo»

Il sindaco di Comacchio Marco Fabbri smentisce il possibile appoggio del Pd alle prossime amministrative e traccia un quadro di quanto fatto finora per risanare il Comune, il turismo, urbanistica e ambiente

Il sindaco di Comacchio, Marco Fabbri

Il sindaco di Comacchio, Marco Fabbri

Comacchio, 4 luglio 2025 – Nè casacche, nè sponsor politici, lo dice con convinzione Marco Fabbri, eletto sindaco tre anni fa coi 5 Stelle per poi essere espulso dal Movimento quest’inverno.

«Un secondo mandato? Non so neppure se mi candiderò – dice – in ogni caso non ho intenzione di appoggiarmi a nessun partito». Se c’è da correre, lo farà da solo, con buona pace di chi scommette su una lista civica Fabbri fiancheggiata dal Pd.

Ipotesi in gran parte scaturita dal patto di sviluppo turistico sostenuto dalla sua giunta, una scelta poco gradita a una fetta di elettorato che nel contratto pubblico-privato ha intravisto il naufragio del suo programma.

«Non ho svenduto il territorio agli imprenditori e per essere chiari non è previsto un solo metro cubo di cemento in più. Le scelte urbanistiche sono in linea con il programma, non è previsto alcun consumo di territorio né nascita di seconde case.

Sul caso dell’ex Elisea c’era un accordo sottoscritto dal presidente della Provincia Dall’Acqua, da Valter Zago allora direttore del Parco e dall’ex sindaco Cristina Cicognani che prevedeva la nascita di un campeggio.

«Non abbiamo fatto altro che riprenderlo e integrarlo con garanzie e compensazioni». Ma c’è di più: «I carichi volumetrici verranno spostati da altre località liberandole, questo nell’accordo originario non c’era. In ogni caso, anche i campeggi non faranno tutte le case mobili che potrebbero, non sarebbero più attrattivi, puntano più che altro sulla qualità dell’offerta». E mette sul tavolo alcuni step del suo mandato che considera piccoli grandi successi.

«Sono soddisfatto di non aver attivato altri mutui e di aver ridotto l’indebitamento dell’ente del 30 %; ovvio è ancora molto alto, ma l’attuale situazione mi permette di programmare nuovi investimenti».