Aldrovandi, sequestrati i beni degli agenti

La Corte dei Conti ha emesso il provvedimento in seguito il danno erariale subito dal ministero dell’Interno

Corte dei Conti (Imagoeconomica)

Corte dei Conti (Imagoeconomica)

Ferrara, 2 luglio 2014 - La Corte dei Conti ha emesso un provvedimento di sequestro conservativo, nei confronti degli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi. La misura era stata richiesta dalla procura regionale della Corte dei Conti per l’Emilia Romagna. Il provvedimento, notificato in questi giorni dalla guardia di finanza, su delega della magistratura contabile, ha visto il sequestro del quinto dello stipendio, dei beni immobili e dei diritti reali immobiliari di proprietà dei quattro agenti, fino ad arrivare all’importo un milione e 870mila euro, cioè la somma stimata come danno erariale. Ciascuno dei quattro agenti è infatti tenuto a risarcire, in proprio, un danno 467mila. L'udienza di comparizione davanti alla Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per l'Emilia Romagna è fissata per il 9 luglio.

 

Dopo lo svolgimento degli accertamenti istruttori, la Procura regionale della Corte dei conti per l'Emilia Romagna ha confermato il convincimento di una "grave fattispecie di danno erariale subita dal ministero dell'Interno" che, nel 2010, aveva stipulato l'atto negoziale di transazione in favore degli eredi di Federico Aldrovandi per il riconoscimento dei danni. Secondo la Procura regionale "le motivazioni addotte dal giudice di legittimità - si legge in una nota della guardia di finanza - delineano tutti gli elementi fattuali e circostanziali imputabili ai quattro agenti, che costituiscono ex se la fonte di causa del danno arrecato agli eredi a seguito della morte di Federico Aldrovandi".