Affidamento ambulanze, è caos

Dirigenti indagati per abuso d’ufficio. L’accusa contro i due dell’Ausl: "Ingiusti vantaggi a Cidas"

L’inchiesta è nata l’estate scorsa sulla base di un esposto arrivato in procura ( foto Businesspress)

L’inchiesta è nata l’estate scorsa sulla base di un esposto arrivato in procura ( foto Businesspress)

Ferrara, 25 maggio 2016. UN CONTRATTO scaduto, una procedura di affidamento diretto – secondo le accuse – irregolare, due dirigenti sanitari sotto inchiesta per abuso d’ufficio. Un’inchiesta delicata che sta creando grattacapi alla Cooperativa inserimento disabili assistenza solidarietà di Copparo, meglio conosciuta come Cidas, chiamata in causa per aver ottenuto un «ingiusto vantaggio patrimoniale» pari a 455mila euro. Tradotto, l’affidamento di un servizio emergenziale che ha scatenato il caos.

CONTESA. Ad ingenerare l’indagine del pubblico ministero Filippo di Benedetto sarebbe un esposto arrivato in via Mentessi l’estate scorsa. Un documento dettagliato e firmato nel quale si poneva l’attenzione su un affidamento diretto a Cidas da parte dell’Azienda Usl di uno dei servizi di trasporto infermi in emergenza: un’ambulanza con due persone a bordo, attiva 24 ore al giorno e per sette giorni su sette.

Un passo indietro. Cidas, già in precedenza, gestiva quell’ambulanza sulla base di un contratto sottoscritto – e sempre rinnovato – negli anni precedenti tra l’azienda ospedaliera Sant’Anna e la cooperativa copparese ma scaduto il 31 luglio 2015.

EMERGENZA. La parte legata ai servizi di trasporto ordinario, era stata rinnovata immediatamente, diverso invece il discorso per l’emergenza, scorporata dal contratto, girata all’Ausl che a sua volta, con affidamento diretto e rifacendosi a una delibera regionale e ad una sentenza della Corte di Giustizia, l’aveva assegnata a Cidas senza procedure di valutazioni comparative o bandi di gara. Bensì attraverso un passaggio ‘diretto’ divenuto oggetto del contendere che ha portato all’indagine nei confronti di due dirigenti dell’Azienda Usl che hanno firmato determina e parere del documento; violando, come recita l’accusa, le normative che regolamentano l’affidamento dei servizi di trasporto infermi in emergenza e procurando alla Cidas un ingiusto vantaggio patrimoniale pari a 455mila euro.

INTERROGATORI. Entrambi sono già stati sentiti al Comando della Finanza: il dirigente amministrativo sabato scorso per ben sei ore; ieri invece è stata la volta del dirigente medico, difesi dagli avvocati Eugenio Gallerani e Pier Luigi Pieraccini. L’inchiesta va avanti.