Il cimitero virtuale': "Un'app dove lasciare video e messaggi"

L’idea di tre giovani a Comacchio: "La presenteremo anche all’estero"

L’immagine della rivoluzionaria app, denominata ‘Ripcemetery’

L’immagine della rivoluzionaria app, denominata ‘Ripcemetery’

Ferrara, 23 luglio 2016 - Nasce a Comacchio e sta cominciando a girare il mondo RipCemetery, applicazione scaricabile gratuitamente da Apple Store e dalla settimana prossima anche a misura di android.

«C’è chi la definisce un cimitero virtuale, io preferisco chiamarlo un luogo del ricordo, che permette a parenti e amici di lasciare un fiore, un pensiero, un omaggio a chi è scomparso e non ha una tomba sulla quale recarsi. Molti vengono cremati e mancando un luogo dove visitarli abbiamo pensato fosse qualcosa di utile per non interrompere il dialogo tra chi è restato e chi se n’è andato», spiega Gianluca Tomasi, 22 anni, a due passi dalla laurea in ingegneria informatica al Politecnico di Milano e medaglia di bronzo 2012 alle International Olympiad in Informatics. «L’idea di mettere a punto l’applicazione – racconta – ci è venuta quando abbiamo perso un amico e così Jacopo Vitali ed io abbiamo costruito tecnicamente e graficamente il progetto».

Tecnologico e pratico Gianluca, creativo e sensibile al tema Jacopo Vitali, 38 anni, grafico per passione e mestiere. Una coppia professione a tutto tondo che sa interpretare le diverse sfumature di progetto al quale ricorda Jacopo, partecipa anche Barbara Travagli, che insieme a lui lavora all’Holiday village Florenz del Lido degli Scacchi. Tutti comacchiesi doc convinti del valore di un’idea accolta con grande interesse dai media di settore.

«L’abbiamo presentata in Italia e ci stiamo preparando per farlo anche all’estero – dice Jacopo Vitali, 38 anni – speriamo abbia fortuna, l’interessamento c’è e anche i riscontri, sono già in molti ad averla scaricata».

Intervistati da Radio Vaticano, protagonisti di una diretta tivù con l’Albania, gli inventori dell’Ap sono essenzialmente ispirati da una necessità secolare, la stessa tanto decantata da Ugo Foscolo: restare in contatto con i propri cari, avere un luogo nel quale ritrovarli per comunicare pensieri, avvenimenti, tristezze e speranze, senza interrompere un dialogo intimo, umano e infinito come l’affetto che ci lega a chi non c’è più. Ma siccome siamo nel Terzo Millennio, la cremazione è divenuta una realtà sempre più diffusa, RipCimitery è la versione moderna di un’esigenza antica, la nuova frontiera della vicinanza a chi è scomparso.

«Qualche estimatore l’abbiamo già – continua Luca – abbiamo contattato gli istituti di cultura italiana all’estero con buoni riscontri, il Sole24ore ci ha dedicato un notevole spazio e la Bbc britannica ha parlato di noi. Un risultato che non ci aspettavano, è il segnale di una sensibilità condivisa che non conosce confini».

Il lancio in grande stile è previsto per settembre e, ricordano gli informatici, sarà possibile usare anche uno spazio ultra privato, l’urna virtuale, per inserirvi video, messaggi vocali per accorciare le distanze tra noi e ‘loro’.