‘Nuova Carife’, il salvataggio approvato dal Consiglio dei Ministri

In Giovecca arrivano i ‘commissari speciali’. Capitali da Intesa Sanpaolo, Ubi e Unicredit

Carife (Foto Businnesspress)

Carife (Foto Businnesspress)

Ferrara, 22 novembre 2015 - Dalle 18,33 si chiama «Nuova Carife»: con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto ‘salva-banche’, per l’istituto di credito cittadino arriva l’attesa svolta. E di fatto, anche il cambio del nome (sia pure per ragioni tecniche); il governo, dopo aver ottenuto l’ok della Commissione Europea, ha approvato il piano d’intervento da 3 miliardi e 600 milioni di euro, necessario al salvataggio di Carife – quella ‘vecchia’ –, di Banca Marche, Popolare dell’Etruria e Cassa di Risparmio di Chieti.

In corso Giovecca, dopo la pubblicazione del decreto prevista per domattina, saranno nominati ‘commissari speciali’ da parte del Fondo di Risoluzione, una sorta di unità di crisi costituita da Bankitalia per gestire questa complessa procedura.

Di fatto la ‘Nuova Carife’ sarà una banca completamente ripulita da sofferenze e crediti deteriorati; ma non è ancora chiaro se e come verrà garantito l’impegno, approvato nell’assemblea dei soci di fine luglio, di corrispondere i ‘warrant’ agli azionisti, per garantire loro un futuro e seppur parziale recupero degli investimenti andati in fumo.