Bundan, ecco gli ospiti del festival celtico

Prime anticipazioni sui protagonisti

Bundan Celtic Festival in una foto d'archivio Fortini

Bundan Celtic Festival in una foto d'archivio Fortini

Ferrara, 24 maggio 2016 - Un druido – antico dignitario celtico – che fa levitare nell’aria la terra sabbiosa del Grande Fiume. E la scritta: ‘Alle origini della tua Terra’. È l’immagine scelta dall’organizzazione del Bundan – l’ormai tradizionale festival celtico di Bondeno- per lanciare l’edizione 2016 della kermesse storico-musicale, attesa nei le giornate del 22, 23 e 24 luglio, a Stellata a pochi passi dalla Rocca Possente. Mentre continua la campagna di comunicazione e di promozione dell’evento, sulla pagina Facebook del ‘Bundan Celtic Festival’ è stata pubblicata l’anteprima del calendario musicale.

Venerdì 22 luglio attesi i Les Irlandiis, un trio folk specializzato nelle pub songs, e i Cisalpipers, band nata tra l’Emilia e Romagna dalla comune passione per le cornamuse dei propri componenti, nell’occasione è prevista una collaborazione musicale con Massimo Giuntini. Sabato 23 luglio sarà la volta dei Folk Notes (melodie irlandesi, ritmi incalzanti), della band ‘Caffè, Havana, Sambuca e Lambrusco’, gruppo bondenese folk, e dei The Clan, Irish rock band. Domenica sarà la volta di Lorenzo Moneti, dei Modena city Ramblers, con Luca Vincenzi, in orario aperitivo, quindi la Micro Irish Band, quartetto irlandese originario di Venezia e le Uttern, band interamente femminile.

E intanto il profilo social del Bundan spopola, sono già oltre 15mila e 100 le persone che lo seguono e gli ultimi aggiornamenti, relativi ai gruppi che saliranno sul palco, hanno contato - in poche ore - circa 4mila ‘like’.

«IN QUESTI anni - spiega Alan Fabbri, consigliere regionale della Lega Nord ed ex sindaco di Bondeno – il Bundan è diventato un appuntamento di grandissimo respiro, giunto alla dodicesima edizione, con ospiti di primo piano del panorama musicale folk internazionale. Un grande evento, che sa unire ottima musica, tradizione, ricostruzione storica, spettacoli, intrattenimento per i più piccoli e valorizzazione culturale del Grande Fiume. In altre parole – conclude Fabbri –: una grande festa identitaria». Come ogni anno il festival di Stellata si prepara ad accogliere centinaia e centinaia di persone da tutta le provincia e non solo.