I Buskers sbarcano a Lugo

Gli artisti di strada saranno protagonisti lunedì nel cuore della città della Bassa Romagna, animando le strade del centro FOTO I Buskers a Comacchio

I Buskers si trasferiscono a Lugo

I Buskers si trasferiscono a Lugo

Ferrara, 24 agosto 2014 - Il Ferrara Buskers Festival esprime l’anima girovaga dei musicisti di strada. E così, dopo l’emozione dell’anteprima de L’Aquila, il successo di Comacchio e il primo weekend ferrarese, la carovana incantata della musica vagabonda approda a Lugo (RA).

Per il secondo anno consecutivo, domani (lunedì 25 agosto 2014), gli artisti invitati protagonisti della 27esima Rassegna Internazionale del Musicista di Strada (che dal 26 al 31 agosto si ferma nel centro storico estense) si esibiranno nel cuore della città della Bassa Romagna, animando Piazza Mazzini, Piazza dei Martiri, Piazza Garibaldi e le strade del centro lughese.

I visitatori potranno assistere agli spettacoli dalle 21.30 fino a mezzanotte, immergendosi nel clima di festa che solo i buskers sanno creare e divertendosi nello scoprire i diversi generi musicali, strumenti bizzarri, sperimentazioni sonore e performance originali.

Da non perdere poi gli show dei 3 gruppi provenienti dalla Mongolia, la nazione ospite di quest’anno, che stupiranno con i loro particolarissimi canti armonici, strumenti, danze e costumi tradizionali. Oltre al Morin Khuur, lo strumento simbolo della nazione mongola – riconosciuto come Patrimonio Orale e Immateriale Unesco – sarà affascinante osservare le vibrazioni della cetra mongola, del dulcimer con le sue 120 corde da pizzicare con attenzione certosina, ed immaginare, ascoltando la loro voce, terre sconfinate e cavalli al galoppo nel vento.

Ogni esibizione per il pubblico diventa un’esperienza da vivere: così ci si trova a ballare sui ritmi popolari del sud degli Ars Nova Napoli o saltellare pervasi dall’energia rock degli Itchy Teeth, volare sulle note del reggae e della world music degli Oh Peta!. Ci si scopre stregati dall’entusiasmo dei Neutral Ground Brass Band e dalle armonie esotiche dei Light in Babylon, fino ad incantarsi al suono dei flauti siberiani, canti sciamanici e sonorità celtiche degli Emian Paganfolk.