Calamità, la Regione interviene: «Daremo noi i fondi a Ferrara»

Ieri l’annuncio della Gazzolo: «Ma l’esclusione non è opera nostra»

Allagamenti nella sacca di Goro

Allagamenti nella sacca di Goro

Ferrara, 20 agosto 2014 - «FERRARA, come Ravenna, non sarà lasciata sola». Dopo i danni del maltempo, e la bruciante esclusione dallo stato d’emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri, arrivano le... coccole della Regione. In risposta alle polemiche di questi giorni, e soprattutto alla lettera frizzante indirizzata dalla presidente della Provincia Marcella Zappaterra alla Protezione Civile ed alla Regione, è proprio da viale Aldo Moro che arriva la rassicurazione: «Come abbiamo sempre fatto, siamo disponibili ad approfondire le singole situazioni ed a concorrere, con nostre risorse, per sanare le emergenze». E’ quanto dichiara l’assessore regionale alla Difesa del suolo ed alla Protezione Civile Paola Gazzolo, che ieri ha risposto alle sollecitazioni della Zappaterra: «Come Regione abbiamo raccolto tutte le segnalazioni provenienti dai territori dell’Emilia Romagna in seguito ai danni causati dal maltempo e dalle piene dei corsi d’acqua da dicembre 2013 a marzo 2014, e chiesto al governo il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale. Quindi per tutte e nove le province, incluse Ferrara e Ravenna».

NELLE ULTIME due righe, dunque, la Gazzolo chiarisce che non è stata la Regione a stralciare Ferrara e Ravenna: «Il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, che ha svolto l’istruttoria ed effettuato con i tecnici verifiche e sopralluoghi, ha accolto la richiesta per sette province. Voglio però assicurare — ribadisce l’assessore — che la nostra volontà come Regione è continuare, come è sempre avvenuto in situazioni analoghe, ad intervenire finanziariamente per dare risposte tempestive laddove sia necessario e l’emergenza lo richieda». Insomma, lo sbaglio non è nostro ma pagheremo noi. Promessa che in qualche modo soddisfa la Zappaterra: «Prendo atto delle rassicurazioni della Gazzolo, che testimonia un’attenzione che non ho mai messo in dubbio per Ferrara — afferma la presidente della Provincia; mi resterà il dubbio sui motivi della nostra esclusione, che a questo punto fanno evidentemente capo al Dipartimento nazionale della Protezione Civile. Forse la consapevolezza di avere fondi insufficienti a far fronte a tutta l’emergenza, ma questa è una valutazione mia». In ogni caso conta che adesso qualcuno — la Regione, come detto — farà fronte alle esigenze: «Esigenze ancora aperte, e rilevanti: soprattutto per i problemi molto seri di ripristino delle strade, dell’ambiente e penso soprattutto alla Sacca di Goro, oltre che alle opere di bonifica — prosegue la Zappaterra —; la nostra presa di posizione non è stata una ripicca campanilistica, ma legata a situazioni davvero gravi ed irrisolte».

LA REGIONE, nella stringata nota della Gazzolo, non ha chiarito l’entità della somma che sarà messa a disposizione di Ferrara: la stima dei danni, come riportato in questi giorni, assomma ad oltre 852mila euro. «Per venerdì 29 ho già indetto una riunione in Castello — annuncia la Zappaterra —; ho convocato anche i rappresentanti della Protezione Civile, i Comuni, il Consorzio di Bonifica. Faremo il quadro delle questioni ancora aperte e stileremo un elenco delle priorità, quantificando a quel punto le risorse necessarie. Poi sono convinta che la Regione manterrà l’impegno assunto formalmente».