Cento, la vicenda dei due marò al Carnevale

"Maschera di solidarietà ma solo a parole dallo Stato italiano" FOTO La prima sfilata - Il carnevale di Comacchio

Cento: Toni Capuozzo (Mediaset), Ivano Manservisi e il sindaco Piero Lodi

Cento: Toni Capuozzo (Mediaset), Ivano Manservisi e il sindaco Piero Lodi

Cento (Ferrara), 9 febbraio 2015 - «Il nostro Stato si è messo la maschera della solidarietà a parole. La indossa da tre anni ed è giunto il momento di toglierla». Le parole del giornalista Toni Capuozzo hanno colpito il pubblico raccolto in piazzale Bonzagni per la seconda domenica del Carnevale di Cento (foto) che ha avuto un prologo del tutto inusuale, ma indiscutibilmente toccante. Il gruppo Leone San Marco, l’Anmi (Associazione nazionale marinai d’Italia) e le associazioni d’arma hanno marciato assieme per lanciare un messaggio di solidarietà ai due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, da tre anni ormai detenuti in India, senza ancora un capo d’imputazione a loro carico.

Sul palco, assieme al patron Ivano Manservisi, è salito il presidente della Commissione Difesa, Elio Vito che ha annunciato che il Parlamento ha votato all’unanimità sul diritto dei due militari di tornare in Italia da innocenti. Poi, ancora, il sindaco Piero Lodi, i consiglieri regionali della Lega Nord Alan Fabbri e Marco Pettazzoni, il vicepresidente nazionale dei Leoni di San Marco Elvio Pazzi, l’ammiraglio Mauro Catarozzi e tanti altri, diventati testimonial di solidarietà.

L’onorevole, scortato dal gruppo centese dell’Associazione nazionale carabinieri, ha portato il proprio saluto a tutti i gruppi d’arma schierati lungo il circuito. I giornalisti Toni Capuozzo (Mediaset), Chiara Giannini (Libero) e Carlotta Ricci (Rai News24) hanno auspicato che si arrivi a una soluzione: «Da qualche notizia che è trapelata – ha rivelato Capuozzo – pare che si vada verso un accordo a ‘tarallucci e vino’, che prevede l’ammissione di colpa da parte di Latorre e Girone e un compromesso tra i due Stati. Credo che loro abbiano, invece, il diritto di tornare a casa da innocenti, perché libertà e onore devono marciare assieme». L’iniziativa si è chiusa con la parte del messaggio d’insediamento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel quale ha ricordato i due marò. Poi, Manservisi ha dato il via alla festa vera e propria (che, complice il freddo, non ha visto gli stessi numeri di pubblico della domenica precedente).

I militari hanno lasciato il posto ai carri allegorici che hanno animato il ‘sambodromo’ di piazzale Bonzagni: in pista anche i Ragazzi del Guercino con un piccolo carro, sul quale sono stati i bimbi protagonisti. In sfilata anche una rappresentanza del carnevale di Salzano di Venezia in costumi che richiamavano le quattro stagioni. Le ballerine brasiliane, la Mirko Casadei Beach Band hanno riscaldato, poi, l’atmosfera. Ed è già tempo di pensare alla prossima domenica.