"Caso Camelot, basta scuse. Tagliani faccia chiarezza"

Forza Italia minaccia un’interrogazione consiliare

 L’arrivo di profughi a Ferrara (BusinessPress)

L’arrivo di profughi a Ferrara (BusinessPress)

Ferrara, 24 agosto 2015 - «Fare chiarezza, e in fretta, sul ‘caso Camelot’, o chiederemo l’istituzione di una commissione consiliare di indagine». Le spiegazioni (giustificazioni?) di Tagliani e della Sapigni non soddisfano il gruppo consiliare di Forza Italia che non ha intenzione di spostare i riflettori dalla ‘bomba d’agosto’. La vicenda, esplosa solo qualche giorno fa, ha una data chiave nel giorno 7 di questo mese, quando la Giunta comunale ha deliberato all’unanimità la revoca degli affidamenti della gestione dei due progetti Sprar (una per i richiedenti asilo della categoria ‘ordinari’, uno per qualla ‘disagio mentale’) per il triennio 2014-2016 alla cooperativa Camelot. Progetti affidati senza concorso. Modalità, questa, che innescò il pressing dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) sul Comune.

«Il sindaco Tagliani e l’assessora Sapigni continuano a non fare chiarezza in merito alla vicenda degli affidamenti diretti alla Cooperativa Camelot e al richiamo dell’autorità Anticorruzione che ha costretto il Comune a revocare tali affidamenti e a effettuare una gara – si legge in una nota del gruppo azzurro – : le giustificazioni di Tagliani e Sapigni non reggono». Forza Italia ricorda che già nel 2012 con la deliberazione 25 l’Anac aveva chiarito che «in caso di utilizzo di risorse pubbliche, nell’ambito di un progetto di coprogettazione, l’individuazione del soggetto privato affidatario dei servizi va effettuata mediante confronto concorrenziale nel rispetto dei principi generali della trasparenza e della par condicio». Un’indicazione, quindi, emersa tre anni fa.

«Quando il Comune nel 2013 scelse la strada dell’affidamento diretto e non della gara aperta e concorrenziale – sottolineano Matteo Fornasini e il suo gruppo consiliare – doveva per forza essere al corrente dell’orientamento dell’Anac del 2012 che prescriveva l’indizione di gare pubbliche. E infatti alla prima richiesta di chiarimenti dell’Autorità anticorruzione il Comune ha risposto citando proprio la deliberazione del 2012, ma le motivazioni e le giustificazione dell’amministrazione comunale sono state ritenute non sufficienti dall’Anac, la quale infatti ha ribadito, con una seconda nota del giugno 2015, che è necessaria la gara pubblica come da propria deliberazione del marzo 2012».

Il sindaco Tagliani ha provato a gettare acqua sul fuoco, spiegando che si tratta di una sorta di ‘pit stop tecnico’ per adeguarsi a una norma entrata in vigore nel 2014 «L’Anac ha chiesto l’applicazione e noi ci siamo adeguati, bandendo una nuova selezione sulla base dei criteri indicati dall’autorità», ha dichiarato. Ma il gruppo di Forza Italia insiste: «Davvero non si comprendono le reticenze e il mancato rispetto da parte del Comune di Ferrara delle indicazioni fornite fin dal 2012 (prima dell’affidamento diretto a Camelot) dall’autorità anticorruzione. Se il sindaco non farà chiarezza fino in fondo proporremo come gruppo di Forza Italia l’istituzione di una commissione consiliare di indagine, al fine di fare piena luce su questa incredibile vicenda. Camelot gestisce altri importanti servizi per conto del Comune: è opportuno sia per il Comune che per la stessa Cooperativa porre in essere ogni iniziativa utile a rendere chiarezza e a fugare ogni eventuale dubbio. Tagliani non lo deve tanto all’opposizione ma piuttosto a tutti i ferraresi».