Operaio muore schiacciato dai pannelli solari

L’infortunio sul lavoro ha ucciso un comacchiese di 53 anni, Gianromano Cinti, conosciuto e amato. È stato tra i fondatori di ‘Briciole di Teatro’ e del gruppo musicale Zdl

Gianromano Cinti in una foto di Rino Conventi

Gianromano Cinti in una foto di Rino Conventi

Comacchio, 25 febbraio 2016 – L’ultimo maledetto carico di pannelli solari, quello che doveva essere scaricato dal camion per essere poi trasportato nel magazzino comunale di via del Lavoro, a Pianoro gli è crollato addosso e l’ha ucciso. In pochi minuti.

È morto ieri, lontano dalla sua Comacchio Gianromano Cinti, 53 anni, mentre stava controllando la merce appenna arrivata nel piccolo Comune dell’Appennino bolognese.

Si trattava di una serie di bancali che contenevano i materiali necessari in vista dell’installazione di una serie di pannelli fotovoltaici sulla tettoia del parcheggio che dista un centinaio di metri dal luogo in cui si è verificato l’infortunio sul lavoro mortale.

Erano da poco passate le 9 di ieri quando il carico di bancali con pannelli fotovoltaici è giunto nel deposito comunale di Pianoro a bordo di un lungo automezzo di una ditta di trasporti della provincia di Vicenza.

Il materiale doveva rimanere parcheggiato per alcuni giorni prima che si provvedesse all’inizio delle operazioni che si inseriscono in un complesso progetto per migliorare l’illuminazione del territorio comunale.

Si stavano appunto terminando le operazioni di scarico, effettuate con un muletto condotto da un dipendente comunale, quando, per cause tuttora imprecisate, che peraltro saranno analizzate dalle autorità competenti, l’ultimo voluminoso bancale ha colpito in pieno Gianromano Cinti. Un impatto devastante, che non gli ha lasciato alcuna possibilità di scampo.

Il drammatico incidente è avvenuto sotto gli occhi impotenti dell’autista del mezzo di trasporto che, seppure svonvolto, è riuscito a chiamare i primi soccorsi.

In poco tempo, sul piazzale di via del Lavoro sono arrivate le ambulanze del soccorso sanitario e i carabinieri, ma nessuno ha potuto invertire l’evoluzione dei fatti. Per Gianromano Cinti nessuno ha potuto fare più niente.

Grande lo sconcerto e la disperazione del personale del magazzino comunale dove nel frattempo erano arrivato anche il dirigente del Comune, accompagnato da alcuni responsabili di diversi settori.

Sul posto i carabinieri della vicina stazione di Pianoro si sono occupati del coordinamento dei rilievi tecnici, che sono stati effettuato dal personale della medicina del lavoro. Soltanto in tarda mattinata, attorno alle due del pomeriggio quando è arrivato il nulla osta della procura di Bologna, la salma di Gianromano Cinti è stata rimossa dal piazzale e trasportata all’obitorio della Certosa. Il camion non è stato posto sotto sequestro.