Clinica degli orrori, pronti i licenziamenti

L’azienda sta inviando raccomandate con la contestazione disciplinare

I maltrattamenti nella clinica lager

I maltrattamenti nella clinica lager

Ferrara, 18 luglio 2014 - Primi passi verso il licenziamento. Gli Istituti Polesani di Ficarolo avevano annunciato di voler agire nei confronti dei 15 dipendenti coinvolti nell’inchiesta sui maltrattamenti all’interno della struttura, puntando verso il loro licenziamento. E così stanno procedendo: dopo aver concesso a tutti e 15 un periodo di aspettativa (unico escluso Orazio Tiberio Muriana, il trentenne a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari lunedì scorso dal giudice Carlo Negri e che si è già licenziato spontaneamente tornando a vivere in Sicilia), l’azienda sta inviando a tutti una raccomandata con la contestazione disciplinare, facendo riferimento ovviamente agli atti dell’inchiesta della procura di Rovigo. Immagini, filmati, intercettazioni, quindi, che li ritraggono mentre picchiano, umiliano e offendono i pazienti disabili. 

«Una volta che riceveranno la nostra contestazione via raccomandata — spiega l’avvocato degli Istituti Polesani, Marco Linguerri —, hanno 10 giorni di tempo per rispondere e presentare delle memorie difensive. In base a queste, poi, noi adatteremo il provvedimento disciplinare che verrà applicato nei loro confronti».

Alcuni disagi ‘logistici’ si stanno riscontrando nel fatto che alcuni dipendenti stanno scontando gli arresti domiciliari in un luogo diverso da quello della loro iniziale residenza e i tempi per l’invio di tutte le raccomandate si stanno allungando, ma nell’arco di qualche giorno tutto sarà sistemato, assicurano dalla clinica di Ficarolo. Non è quindi detto che per tutti e 14 i dipendenti (sia quelli arrestati sia i cinque indagati) scatti il licenziamento: molto dipende dalle prove a loro carico e dalle azioni contestate, che si chiariranno anche in sede giudiziaria, oltre che disciplinare. L’intenzione della clinica, comunque, è quella di interrompere con tutti il rapporto lavorativo, per ristabilire fiducia e ordine nel personale. Si attendono poi gli sviluppi giuridici dell’inchiesta, che arriveranno ormai sicuramente a settembre.