Sabato 20 Aprile 2024

Cona, riaperta l’inchiesta sui servizi. Spuntano i reati e i primi nomi

Dopo un esposto della Uil: «Fare luce sui costi dei lavori non sanitari»

L’ospedale di Cona

L’ospedale di Cona

Ferrara, 22 gennaio 2015 - Il modello del procedimento numero 6799/14, da qualche settimana è il 21, con notizie di reato e persone già iscritte tra gli indagati. Tutto rigorosamente top secret. Di che cosa parliamo? Della nuova inchiesta sull’ospedale di Cona, già al centro di due processi, che dovrà ora fare luce sui costi dei servizi non sanitari. Ovvero lo stesso fascicolo che il 19 luglio il pubblico ministero Stefano Longhi ne dispose l’archiviazione, «considerato che dall’esposizione dei fatti non emerge alcuna concreta condotta di rilievi penale», ma che il 2 dicembre lo stesso ha riaperto ed è «tuttora in fase di indagini preliminari».

L’esposto. Il percorso a ritroso comincia il 13 maggio di due anni fa quando la Uil Fpl deposita in procura un esposto di 41 pagine nel quale vengono chiesti lumi sul contratto di concessione della progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di completamento del polo di Cona, del suo ampliamento e della gestione dei servizi no core (le spese non sanitarie: dalla sterilizzazione degli strumenti, alla pulizia fino alla lavanderia, ndr). L’ennesima grana legata all’ospedale costato ufficialmente 301 milioni di euro, spalmati nei 21 anni di costruzione, passa nel tempo dal pm Barbara Cavallo al collega Stefano Longhi che, come anticipato, il 19 luglio opta per l’archiviazione. Una decisione che, attraverso l’Azienda ospedaliera il 26 settembre, viene divulgata a tutte le istituzioni regionali e nazionali: dal Governo al Csm, dalla Corte dei Conti fino all’Inail. Arriviamo ai giorni nostri.

Guerra di carte. Il 2 gennaio la Uil, un po’ a sorpresa, si vede rigettare la richiesta di accesso al fascicolo archiviato a luglio. Ma sarà proprio in quell’occasione che verrà informata ufficialmente della riapertura del procedimento su Cona. L’ultimo atto è datato 15 gennaio quando il sindacato scrive agli stessi organi già informati in precedenza dal Sant’Anna, con l’aggiunta dell’Autorità nazionale anticorruzione: «Si trasmette – scrive il coordinatore Uil Fpl Enrico Franceschi – la presente nota in relazione all’esposto per aggiornare la comunicazione firmata dal direttore generale Gabriele Rinaldi del 26 settembre 2014. Il procuratore Longhi – chiude – ha formalizzato che il procedimento è tuttora in fase di indagini preliminari». E siamo solo all’inizio.

Nicola Bianchi