Ferrara, 28 giugno 2010 - Nel consiglio comunale di mercoledì, la Lega Nord, per voce del proprio capogruppo Lorenzo Magagna, ha presentato un’interrogazione particolare al sindaco di Cento Flavio Tuzet, per chiedere chiarimenti riguardo la collaborazione con un certo critico d’arte per la mostra 'Bacon. I disegni' che verrà allestita dal prossimo 10 luglio presso la Pinacoteca Civica 'Il Guercino'.

L’interrogazione nasce dalle inquietanti segnalazioni che alcuni cittadini hanno posto all’attenzione della segreteria della Lega Nord Cento, non tanto per quanto concerne i suoi scritti e le sue opere, ma per la sua 'moralità'. Infatti, dopo alcune ricerche fatte sul web, i cittadini hanno rilevato che questo critico risulterebbe condannato a 9 anni in primo grado e a 6 anni e mezzo in secondo grado per abusi sessuali nei confronti di cinque bambine, all’epoca dei fatti, di soli dieci anni.

Certo le fonti web non possono essere considerate materiale inattaccabile. Ma solo il pensiero della polemica che un’eventuale consulenza avrebbe innescato nell’aula del consiglio ha convinto le forze di maggioranza a prendere una drastica decisione. Il consigliere Magagna ha chiesto esplicitamente al sindaco Tuzet la possibilità di interrompere immediatamente la collaborazione con lo studioso o, qualora non fosse stato possibile, di togliere il patrocinio del Comune a qualsiasi mostra presente e futura, dove questi fosse coinvolto, considerando la sua condanna per abusi sessuali su minori "allo scopo di non lasciar trapelare il messaggio di condivisione verso tale spregevole reato da parte dell’amministrazione".

Il caso risale al 2007. Il critico si è sempre proclamato innocente, sostenendo che alcuni suoi atteggiamenti a suo dire infantili, erano stati fraintesi dalle ragazzine e che quanto accaduto fosse da attribuirsi ad un isterismo antipedofilo in Italia, acuitosi dopo il caso di Rignano Flaminio. Il pm, incaricato di indagare sul caso, non ha creduto alla sua testimonianza ed è stato condannato, ha perso la patria potestà sulle figlie ed è stato interdetto dai pubblici uffici. La richiesta del pm era di dodici anni, ma considerando attenuanti e aggravanti, si è arrivati a nove, poi a sei e mezzo.

Il sindaco Flavio Tuzet ha rassicurato la Lega che, avendo appreso notizie riguardanti questo personaggio, l’amministrazione aveva già provveduto ad eliminare dalle brochure e dai manifesti della mostra il suo nome, ed ha aggiunto che è da escludersi un qualsiasi tipo di collaborazione futura con il critico d’arte.