Ferrara, 16 settembre 2010 - «Devo pur difendermi, in qualche modo». Ha risposto così, agli agenti che lo arrestavano, G. C., 76 anni, nato a Modena ma di origini siciliane, finito in manette con l’accusa di detenzione di armi e munizioni.

L’uomo, che aveva già diversi precedenti per reati contro la persona con l’uso di armi da fuoco e detenzione illegale di armi, è stato trovato in possesso di un fucile clandestino, cartucce cal. 16 e coltelli vari, tra cui uno da formaggio che era stato modificato con un’accurata affilatura della lama su entrambi i lati.

Tra i precedenti a suo carico, l’arresto nel ‘92 per tentato omicidio nei confronti di un immigrato: C. gli aveva puntato contro un fucile costruito con le sue mani, utilizzando munizionamento da caccia. Il tutto dopo una lite con lo straniero per futili motivi, che gli era costata una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione.

Nel 2003 era stato poi di nuovo arrestato per detenzione di armi dai carabinieri di Giarre: i militari lo avevano trovato in possesso di due fucili a canne mozze con calcio tagliato, oltre a munizionamento da caccia caricato a palla singola, a pallini e a sale. Il nuovo arresto è scattato quando gli agenti hanno rinvenuto dietro la porta del bagno dell’abitazione dell’uomo un fucile artigianale costituito da tre tubi metallici (canne) saldate fra di loro, con tanto di cartuccia calibro 16 carica. Anche in questa occasione il fucile poteva contare su diversi tipi di cartucce, a pallini, a pallettoni e a sale, così da poter essere utilizzato con la cartuccia che veniva ritenuta più idonea allo scopo.