Ferrara, 19 aprile 2011 - Lo volevano ammazzare solamente perché aveva interrotto la loro azione sul più bello. Uno dei due gli è saltato sul cofano dell’auto di servizio, mentre l’altro gli ha puntato addosso una pistola e ha fatto fuoco. Quello che non è successo, da qui in avanti, ha del miracoloso e se in viale Po nessuno è rimasto ferito è solamente per una questione di fortuna. Notte di fuoco nel piazzale della ditta Bertelli carburanti, dove una guardia giurata ha rischiato di essere freddata da due malviventi incappucciati, pronti anche ad ammazzare per arrivare all’obiettivo: i soldi.

Terrore. Erano le 4.04 della notte scorsa quando alla centrale operativa di via dello Zucchero hanno cominciato a suonare gli allarmi collegati con gli uffici della ditta di viale Po. Un sensore dopo l’altro, segno che qualcuno all’interno stava camminando liberamente. Un’auto del corpo vigili giurati è sul posto in pochi minuti. Parcheggia nel piazzale e scopre due persone incappucciate balzare fuori dalla finestra di uno degli uffici. Esce dalla macchina. I ladri si vedono scoperti e passano all’attacco. In mano hanno le chiavi della cassaforte della ditta, a quanto pare zeppa dei soldi dell’intero weekend. Mentre il primo, con un gesto circense, balza sul cofano della vettura, l’altro a poca distanza alza la mano e punta addosso alla guardia una pistola. Sono attimi di terrore. Dalla bocca dell’arma parte un colpo diretto al cuore del coraggioso vigilantes. Silenzio. Tutto sembra finire nel sangue. Ma la pallottola, per l’agitazione del malvivente e per il buio, finirà lontano senza sfiorare nessuno.

Coraggio. La guardia, con una freddezza fuori dal comune, estrae la pistola d’ordinanza e spara, a sua volta, un colpo per aria nel disperato tentativo di fare allontanare i ladri. Alla fine ci riuscirà facendoli scappare verso via Modena. «Hanno rotto una finestra — spiega Andrea Bertelli, uno degli amministratori della ditta di carburanti — e hanno portato via quello che hanno trovato nel fondo cassa: 140 euro. I danni, per fortuna, sono stati ridotti grazie all’arrivo dei vigili giurati».

L'altro colpo. I carabinieri, nella zona, hanno trovato l’intero armamentario dei banditi: in uno zaino c’erano piedi di porco e flessibile, poi una radio e due mazzi di chiavi prelevati dagli uffici, uno dei quali sarebbe servito a spalancare la cassaforte se non fosse arrivata la guardia. Nella stessa nottata un altro furto (il nono in 7 giorni) è stato messo a segno, questa volta a Pontelagoscuro, al bar Piccolo chalet di viale Savonuzzi. Rubati i soldi della cassa. Secondo le prime indagini potrebbe essere opera delle stesse persone. Quei due pronti a tutto, anche ad ammazzare un padre di famiglia per avere i soldi.