Ferrara, 5 maggio 2011 - Venerdì piazza Castello sarà coperta di bandiere delle Cgil. E' stato indetto, infatti lo sciopero generale dal sindacato e le manifestazioni prenderanno il via alle 10,30, ora nella quale è prevista la maggiore affluenza di lavoratori. Il ritrovo sarà in piazza Poledrelli alle 9: da lì il corteo partirà fino a piazza Castello dove sarà accolto dalle note del gruppo 'Ensemble du Sud'. All'ordine del giorno diverse tematiche, a partire, ovviamente dal lavoro.

Non mancheranno frecciate nei confronti del governo Berlusconi 'avrebbe – fanno sapere dalla Cgil – impoverito il Paese, depresso l'economia, aumentato la disoccupazione, la pressione fiscale fisco, abbassato le tutele ai lavoratori, tagliato lo stato sociale, penalizzato i pensionati e umiliato il lavoro e la dignità delle donne”. Al centro degli interventi, infatti, anche la questione relativa alla fisco, al welfare e alla democrazia, punti centrali dello sciopero generale.

Ma non si parlerà esclusivamente di lavoro, ma anche di istruzione sui temi della scuola, università, ricerca e tagli alla cultura, che non mancheranno di suscitare proteste. La Cgil proporrà anche proposte fattive per risollevare l'economia del Paese. Si pensa ad ammortizzatori sociali e ad investimenti in opere pubbliche, innovazione e ricerca, per uscire dalla crisi e avviare la crescita.

Si proporranno anche maggiori investimenti nella scuola e nella ricerca e per un welfare diffuso e di qualità che rifinanzi adeguatamente il servizio sanitario e i fondi per le politiche sociali e la non autosufficienza. Sul tema delle pensioni le proposte sono quelle di attivare meccanismi di rivalutazione e di garantire alle future generazioni un reddito da pensione adeguato, con ripristino della flessibilità dell’età pensionabile.

Poi interventi straordinari per l’occupazione giovanile, nuove tutele per la dignità e il lavoro delle donne, difesa dei contratti nazionali e integrativi del lavoro pubblico, migliori politiche di accoglienza dei migranti con misure per sconfiggere il lavoro nero e fornire livelli essenziali di welfare.  Presenti in piazza Giuliano Guietti, segretario generale della Cgil di Ferrara, Dario Alba della Rete Universitaria Rua Udu, Davide Scaglianti del Comitato Acqua Pubblica e Mauro Beschi della Cgil nazionale.

Il Coordinamento Istruzione Pubblica ha scelto di aderire alla giornata di sciopero generale indetta per il 6 maggio dalla Cgil. “La cosiddetta riforma Gelmini – fa sapere il gruppo -, nonostante sia stata bocciata da numerose sentenze sia del Consiglio di Stato che del Tar del Lazio, sia da delibere del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione che dalle mobilitazioni del mondo della scuola, prosegue il suo corso ed al momento incombe sulla scuola la terza drammatica ondata di tagli. Inoltre nel recente Documento di Economia e Finanza 2011 sono previsti ulteriori sottrazioni, per i prossimi tre anni, che superano i 13 miliardi di euro: siamo al massacro della scuola pubblica. Manifesteremo la nostra opposizione non solo per solidarietà con tutti i lavoratori, i precari e gli studenti ma “insieme” a loro porteremo le ragioni del mondo della scuola in piazza. Ci saremo perché come genitori ed insegnanti riteniamo che i tagli che questo governo ha apportato alle risorse e al personale della scuola siano insopportabili ed illegittimi; le cosiddette riforme introdotte, non avendo assolutamente nulla di didattico alla base, stanno cancellando le migliori pratiche della scuola pubblica; non investire sulla scuola vuol dire anche attaccare il diritto uguale per tutti, indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali di partenza, di godere delle stesse opportunità di istruzione, con i più alti livelli di professionalità, nel rispetto delle differenze individuali; le campagne ideologiche contro i docenti, i dirigenti, il personale Ata hanno come unico scopo quello di smantellare definitivamente la scuola pubblica e spingere le famiglie a scegliere quella privata”.

Per favorire l’afflusso dei manifestanti al corteo, sono stati predisposti numerosi pullman da tutte le località della provincia. Per ulteriori informazioni sulla giornata dello sciopero generale del 6 maggio è possibile consultare il sito della Camera del Lavoro (www.cgilfe.it) o telefonare ai numeri 0532 783111, 0532 783275.