Ferrara, 10 giugno 2011 - Nuovo record di iscrizioni, ma anche di bimbi in lista d’attesa, nei nidi e nelle materne comunali. Le domande, alla scadenza di fine aprile, sono state complessivamente 2398, e per quanto riguarda gli asili (1278 domande, di cui 858 nuove e 390 conferme) si tratta del numero più elevato dal 1998 a oggi. Tredici anni fa, le domande furono 806 a fronte di 650 posti disponibili; in questo periodo il numero dei posti disponibili — compresi quelli delle scuole d’infanzia convenzionate — è aumentato di 200 unità circa, le domande invece sono cresciute di quasi 500. La ‘forbice’ si è allargata anche nelle materne, dove nel ’98/’99 i bimbi in lista d’attesa erano appena 52 (e scesero a 24 due anni più tardi), ma in quel momento il Comune offriva da mille a 1025 posti, calati ora drasticamente a 838.

Il Comune, a fronte di questo impatto — non solo educativo, ma innanzitutto sociale — si ritrova ancora a fronteggiare il rebus delle liste d’attesa: dopo le assegnazioni delle sedi agli aventi diritto e alle conseguenti accettazioni e rinunce (fase conclusa in questi giorni), virtualmente in... panchina sono ben 332 bambini per gli asili nido e 257 per le materne. La situazione, va detto, è già migliorata rispetto alla scadenza delle iscrizioni (all’indomani dello ‘stop’ erano out ben 421 bimbi al nido e 282 alla materna), ma il dato resta pesante: in pratica, quasi 600 bambini non hanno al momento alcuna garanzia di essere accolti nel sistema d’infanzia pubblico.

Al quale si rivolgono in maniera crescente le famiglie straniere; dal 2005 in poi, il numero dei bimbi stranieri inseriti alle materne è percentualmente triplicato (dal 5,2 al 15,3%), mentre all’asilo l’incremento è stato appena più lieve: si è passati infatti dai 72 neonati stranieri accolti nell’anno scolastico 2005-2006, ai 116 che hanno frequentato il nido lo scorso anno scolastico. Ed anche gli stranieri non sono immuni dal fenomeno delle liste d’attesa: nel 2010-2011 ben 60 non hanno trovato posto al nido (13,2%), e 67 sono rimasti esclusi dalle materne (32,7%). Per il prossimo anno scolastico, le difficoltà saranno altrettanto rilevanti.

Tutto ciò si ripercuote, in termini di aspettative, sul Comune: che già in fase di impostazione del bilancio, oltre a ritoccare le tariffe in particolare di trasporto scolastico e refezione, si è trovato nelle criticità sul versante del personale. Ma il nodo resta quello dei posti a disposizione; impensabile che l’amministrazione realizzi e gestisca nuove strutture, l’auspicio è che il sistema del privato sociale, e di conseguenza delle scuole convenzionate, possa aumentare così come — seppur lievemente — è avvenuto dal 2004 ad oggi. A settembre, la disponibilità del Comune sarà integrata dalle coop Serena e Il Germoglio, da Mamy Educational, Nido S. Giacomo, Nido Aeronautica e Nido Formignana e dal ‘micro nido’ di Gualdo.