Ferrara, 25 agosto 2011 - «LUMINITA è a casa e sta bene». Si chiude con un lieto fine la vicenda della ragazza romena, Luminita Martocian, 22 anni, che era scomparsa da casa sua, a Buonacompra nella mattinata di Ferragosto. L’ultima segnalazione è stata quella giusta e a fornirla è stato un bolognese che ha avvistato la giovane alla stazione di Bologna nella mattinata di ieri, avendola riconosciuta dopo aver visto la sua foto sul giornale. L’uomo ha immediatamente chiamato la polizia che subito è intervenuta e ha trovato la ragazza che si aggirava per la stazione in stato confusionale. Luminita è stata condotta alla Questura di Bologna dove è stata avvertita la famiglia, che già nella mattinata di ieri è tornata a casa.

«Siamo molto felici — assicurano i parenti che, finalmente, possono tirare un sospiro di sollievo — Tutto si è concluso nel migliore dei modi. Luminita è a casa e sta bene, ora siamo più sereni». Durante i quasi dieci giorni che ha trascorso lontana da casa, sono state effettuate ricerche, condotte dai carabinieri della compagnia di Cento. La sorella della ragazza, Lilian, ha seguito i militari dell’Arma e della polizia municipale nel corso delle indagini sul territorio provinciale che, però, non avevano dato alcun esito. In cima ai pensieri degli inquirenti la possibilità che la ragazza — che non amava particolarmente Buonacompra e la campagna —, avesse tentato di ritornare in Romania, come aveva fatto altre volte: per questo nei giorni scorsi era stato esteso un mandato di ricerca europeo con la foto della giovane. Ma ancora nulla. Si era pensato persino al peggio: sono state avviate indagini lungo il fiume Reno, portate avanti da vigili del fuoco e Protezione civile che hanno perlustrato l’area da cima a fondo, via terra e via acqua, ma di Luminita ancora nessuna traccia. Fino a ieri. L’unico indizio era l’avvistamento avvenuto a San Matteo della Decima, a un paio di giorni dalla scomparsa, troppo poco su cui poter lavorare, fino al colpo di scena di ieri con il ritrovamento alla stazione di Bologna che ha rasserenato la famiglia Martocian.