Ferrara, 1 ottobre 2011 - «Dopo il concerto dei miei amici Amadou e Mariam, mi metterò al giradischi per far ballare la piazza». Lorenzo Cherubini scalda il pubblico, ammesso che ce ne sia bisogno, attraverso Facebook: l’appuntamento di stasera in piazza Castello, annuncia, sarà davvero imperdibile. «Sarò sul palco insieme ai miei amici del J-Team: Saturnino, Riccardo Onori, Leo di Angilla, Frank Santarnecchi — prosegue Jovanotti —; non sarà una playlist mixata, ma un vero e proprio esperimento di jam session». Molto di più di quanto lo stesso Jovanotti ha proposto due anni fa, sempre in occasione di Internazionale, in una piazza Municipale grremita all’inverosimile. «Potrebbe succedere di tutto: ho preparato una barca di dischi e files di ogni tipo, world, rock, hip hop, funk,house e altro ancora». L’altro ancora sarà magari l’interazione con lo straordinario duo di cantanti del Mali che dalle 21.30 apriranno lo show: Amadou e Mariam, coppia nella vita oltre che sulla scena, sono due artisti (entrambi fra l’altro ciechi) che attraverso la musica testimoniano l’impegno sociale. Sono ambasciatori del programma mondiale contro la fame, che è tra i partner dell’evento di stasera. Saliranno sul palco accompagnati da una band di 14 elementi, con la quale si sono già esibiti a Ferrara Sotto le Stelle nel 2009 in uno show energico e coloratissimo. Ultimo particolare rilevante, per partecipare allo spettacolo di stasera, così come due anni fa, Jovanotti non ha chiesto alcun cachet: è un amico di Internazionale e, per proprietà ormai transitiva, di Ferrara. Dove arriverà già al pomeriggio: alle 17 interverrà, a Mel Bookstore, alla presentazione del nuovo libro di Luca Sofri.

L’attesa per lo spettacolo di stasera (a ingresso gratuito come per tutti gli appuntamenti di Internazionale) è comunque spasmodica e non solo in città: si annuncia davvero il tutto esaurito. Così come del resto per l’intero week end dedicato all’informazione da tutto il mondo; oltre al pienone negli hotel e nei bed & breakfast, favorito innanzitutto dal gran numero di partecipanti alla manifestazione (180 circa da una quarantina di paesi del mondo), cui vanno aggiunti i rappresentanti di una quarantina di testate giornalistiche e le persone al seguito, si registra la caccia al posto letto non soltanto negli ostelli ma anche presso privati. Come già l’anno scorso, una sorta di tam tam virtuale — fatto di sms e mail soprattutto fra studenti — sta diffondendo questa ricerca di un alloggio per le giornate clou della manifestazione. Quella odierna e quella, già conclusiva, di domani. Un programma intensissimo e persino troppo corto, da allungare nelle prossime edizioni? «Non scherziamo, già organizzare e reggere il peso di questi tre giorni è un’impresa improba...», sorride la vicedirettrice di Internazionale Chiara Nielsen.

Difficile, forse impossibile seguire tutti gli appuntamenti. Anche oggi, in attesa della «Jova-Notte», il solo programma ufficiale offre ben 41 occasioni: tra le più ghiotte, l’incontro alle 11.30 al Teatro Comunale con il giornalista statunitense David Rieff (a moderare sarà Monica Maggioni, volto noto del Tg1), quindi alle 17 all’Apollo 4 la proiezione del documentario «Black Block» di Carlo Bachschmidt sui fatti del G8 di Genova. Di grande richiamo anche l’incontro pubblico delle 18.30 in piazza Municipale con il carismatico Kumi Naidoo, direttore di Greenpeace che sarà intervistato da Barbara Serra di Al Jazeera. Torna alle 20 anche Daria Bignardi, che all’Apollo intervisterà tre esponenti di Medici Senza Frontiere, una delle organizzazioni partner del festival. E spazio ai libri, con Antonio Scurati nel cortile del Castello alle 19 mentre allo scoccare di mezzogiorno, nel chiostro di San Paolo, Yulia Latynina presenterà «Il richiamo dell’onore» assieme a Giovanni Porzio. E non è che un piccolo assaggio.