Ferrara, 30 novembre 2011- I NAS hanno acquisito la documentazione relativa al flop del trasloco dell’ospedale a Cona: si tratta del primo atto formale, e senz’altro clamoroso, disposto dalla Commissione nazionale d’inchiesta sulla sanità del Senato, che ha avviato l’istruttoria sul caso del polo ferrarese.

PROPRIO dando mandato agli uomini del Nas di acquisire tutti gli atti d’interesse: innanzitutto il verbale della commissione tecnica dell’Azienda Usl guidata da Orazio Buriani che lo scorso 2 novembre aveva negato il nulla osta all’apertura dei primi reparti del Dipartimento Medico, evidenziando come si ricorderà «gravi carenze di carattere igienico sanitario» oltre ad inadeguatezze negli impianti e nei percorsi di sicurezza. Sono stati acquisiti inoltre anche tutti gli atti relativi alla contaminazione da legionella, dal giorno dei primi prelievi disposti dalla stessa Azienda Ospedaliera (effettuati il 27 e il 30 ottobre scorsi), ai risultati di quelle analisi. Sino all’esito dei controlli successivi e più ampi, effettuati anche in altre aree del nuovo ospedale. Ovviamente in questa fase non è possibile ipotizzare gli sviluppi, di natura sanitaria o addirittura penale, che l’iniziativa dei Nas potrebbe determinare. Si tratta comunque della partenza ufficiale dell’inchiesta nazionale su Cona; per chiarire i molti passaggi oscuri sul mancato trasferimento, annunciato a due riprese tra il 27 ottobre ed il 3 novembre ed ora rinviato a dopo l’Epifania, nei prossimi giorni si svolgerà a Roma un’audizione del direttore generale del Sant’Anna Gabriele Rinaldi, per il quale è già pronta la convocazione formale.

RINALDI dovrà riferire all’organismo di Palazzo Madama presieduto dal senatore del Partito Democratico Ignazio Marino. Organismo del quale entrerà con ogni probabilità a far parte anche il senatore ferrarese del Pdl Alberto Balboni, che nelle scorse settimane aveva protocollato la richiesta di avviare l’indagine: «Mi dispiace per la senatrice ferrarese del Pd che nei giorni scorsi, come mi è stato riferito da un collega parlamentare — afferma Balboni —, si era recata dal senatore Marino per suggerire che io non faccia parte della commissione. Purtroppo il senatore Massidda del Pdl, per impegni improcrastinabili, dovrà lasciare la carica, e la designazione del sostituto spetta al nostro partito...».

UNA STILETTATA finale: «La preoccupazione di tutti i parlamentari del nostro territorio dovrebbe essere quella che si faccia piena luce sui tanti guai di Cona — conclude il coordinatore provinciale del Pdl — non chi debba o meno far parte di una commissione d’inchiesta».