Ferrara, 25 gennaio 2012 - Habemus papam? «Qui a Roma l’abbiamo già, vi dovrete accontentare della Spal targata Santarelli...». Piero Santarelli canta vittoria o quasi subito dopo le 20. Ha appena spento il cellulare dopo un colloquio col presidente Butelli, che gli ha detto che oggi lo raggiungerà a Roma: «In mattinata. Penso che il più sia fatto, dovremmo essere a conclusione. Certo, ci sarà una due diligence, guarderemo nel dettaglio nei bilanci tramite i commercialisti, ma mi sembra che ci siamo. E domenica contiamo di presentarci al «Paolo Mazza», se non ci saranno sorprese negative».
 

La giornata di ieri è passata avvolta nel silenzio, qui a Ferrara. Butelli e Pozzi a Milano per verificare gli intenti della cordata milanese, Gessi al campo di allenamento a rassicurare la truppa. Silenzio totale imposto a tutti i tesserati. Sensazione, netta, che fino a tardi si sia tentato di trovare con i lombardi un accordo che includesse anche il parco fotovoltaico, che non interessa invece Santarelli. Poi all’ora di cena la fatidica chiamata, quella che può far dire a Santarelli di sentirsi favorito nella «guerra di Piero».

Se non vi saranno intralci, il 43enne titolare di Fincassia diventerà proprietario della Spal insieme ai due soci della finanziaria, Andrea Mongiardini e Raffaele Russo. Il suo direttore organizzativo sarà Gianni Magi, il direttore sportivo che Magi contatterà è Fabrizio Alunni, ex Gubbio e Sangiovannese. «Stefano Vecchi resterà il nostro allenatore. Mi dicono i miei tecnici che è serio e preparato, e io trovo le sue dichiarazioni sul giornale sempre professionali e molto appropriate. Mi piace».
 

Farete mercato?
«Abbiamo intenzione di intervenire per rinforzare la squadra. Abbiamo anche intenzione di pagare tutto quel che c’è da pagare entro il 15 febbraio. Vogliamo venire a fare bene, alla Spal. A me interessa fare calcio. Sono un gran tifoso romanista, e anzi, ora me ne vado a vedere Roma-Juve di Coppa Italia e spengo i telefoni».
 

Sapete certo che necessita con urgenza una grossa somma...
«Lo sappiamo e siamo pronti, ce l’abbiamo. Spero che non ci sia troppa diffidenza nei nostri confronti, quella potrebbe essere un grosso intralcio all’operazione. Nella penalizzazione del Messina io non c’entro, nemmeno lo sapevo e non conosco i giocatori che l’hanno provocata. Ai tifosi chiedo una sola cosa: giudicateci il 16 febbraio, quando avremo fatto quel che c’è da fare. Abbiamo subito una scadenza terribile, vedendo che la onoriamo spero che vi fiderete e imparerete a conoscerci»