Ferrara, 21 marzo 2012 - Un elenco, o meglio una lista di proscrizione con i nomi di 163 professori e ricercatori universitari italiani, sul sito d’ispirazione neonazista HolyWar. Tutti, chiamati sayanim (i devoti), vengono definiti «molto pericolosi», collaboratori dell’intelligence israeliana. «Nelle nostre università, — scrivono sul sito — non mancano i devoti sayanim. Un sayan è una persona lieta di servire Israele, pur vivendo in uno Stato diverso da quello ebraico. Pochi sanno che, nell’università di Tel-Aviv vi è un immenso database, nel quale vengono, in eterno, schedati coloro i quali hanno parlato in modo non ossequioso delle “stato” nazista di Israele». I sayanim, prosegue il sito, «nelle nostre università collaborano con l’intelligence israeliana, che ha, proprio nella più grande università dello “stato ebraico” il centro nevralgico della raccolta dati. Essi sono per questo da considerare persone molto pericolose».
 

Nella lista nera compaiono i cattedratici di 26 atenei d’Italia. Quattro sono quelli ferraresi: si tratta di una ricercatrice, di due ex docenti con contratto e di un collaboratore. La notizia, uscita nel tardo pomeriggio, ha lasciato molta amarezza e stupore negli uffici di via Savonarola; tanta è stata la solidarietà espressa ai colleghi finiti nel mirino. Nella lunga lista dei 163 ci sono filosofi, storici, letterati, economisti, giuristi, tra cui molti noti intellettuali. In’altra lista nera pubblicata sul portale, i nomi di altre personalità accusate di essere ‘’complici’’ di Israele: tra gli italiani, direttori di giornali, editorialisti, cronisti, semiologi, filosofi, scrittori, deputati, parlamentari europei, esponenti della comunità ebraica. 
 

 

PERCHE' NON PUBBLICHIAMO I NOMI NEL MIRINO