Ferrara, 28 settembre 2012 - Quasi 2mila sopralluoghi Aedes nelle abitazioni, poco più della metà delle quali risultate inagibili; 173 persone ancora fuori casa, ospitate in alberghi, strutture o case di riposo; 39 richieste per il nuovo contributo per l’autonoma sistemazione (222 invece quelle arrivate agli sportelli del Comune per la prima tranches di aiuti); una road map per la riapertura delle scuole ancora ‘off limits’. Oltre ad un excursus sugli interventi previsti per la risistemazione di edifici e uffici comunali, per i quali la Regione ha stanziato un fondo da 43 milioni (in città arriverà poco più di un milione).

E’ il punto della situazione delineata dal Comune a quattro mesi dalle terribili scosse di terremoto che hanno messo in ginocchio l’Alto Ferrarese e causato diverse ferite anche nel capoluogo. Ferite che la città si sta ancora leccando. «Qui non abbiamo avuto tendopoli — ha spiegato il sindaco Tiziano Tagliani — ma le problematiche per le persone sono state numerose. Fortunatamente le nostre strutture hanno saputo rispondere all’emergenza. Al momento siamo in fase di ultimazione delle ordinanze a seguito degli esiti delle schede Aedes». Lavoro che, secondo le stime del Comune, dovrebbe concludersi con la fine del mese.

Ad entrare più nel merito di quanto è stato fatto e di quanto ancora resta da fare è stato l’assessore comunale ai lavori pubblici Aldo Modonesi. «Già da questa mattina (ieri, ndr) hanno riaperto diverse scuole dell’infanzia rimaste lesionate dal sisma. La settimana prossima ne apriranno altre. L’ultima, il 5 novembre, sarà la Benzi di San Martino. Tutti i bambini che non hanno trovato posto nelle loro scuole originarie — ha puntualizzato l’assessore — sono stati risistemati in altre strutture».

Ma il vero nodo, rimangono le tre scuole della città che la furia della terra ha reso completamente inagibili: la Mosti di via Bologna, l’Aquilone e la paritaria San Bartolomeo. «Per quanto riguarda l’Aquilone — aggiunge Modonesi — quest’anno i bambini inizieranno nei moduli prefabbricati, che arriveranno intorno al 5 ottobre. Riapriremo entro il 15 ottobre. Partirà poi un progetto da 1 milione e 700mila euro per rifarla nuova entro il prossimo anno scolastico. Gli alunni della Mosti invece stanno facendo lezione all’istituto per geometri Aleotti. Anche per questa scuola sono previsti lavori per 600mila euro per rimetterla in sesto entro il 2013/2014».

Pronti anche i finanziamenti per i lavori di ripristino degli uffici comunali. In cima allo scalone si sta lavorando a progetti per oltre un milione di euro. «In questo pacchetto di opere a fare la parte del leone sono gli interventi sul palazzo comunale, che costeranno 741mila euro. Alle ex carceri San Paolo — continua l’assessore — verrà collocata l’Unità operativa giovani, lasciando così libero lo spazio ai Bagni ducali che ospiteranno a loro volta l’assessorato alla cultura».

Il chiostro di San Paolo riaprirà invece il weekend prossimo con il festival dell’Internazionale. Per rivedere aperto palazzo Diamanti bisognerà invece aspettare la metà di ottobre. Rimane infine un grosso punto interrogativo sugli interventi per i beni monumentali. «Manca ancora un quadro di riferimento per i finanziamenti — ammette Modonesi —. Una normativa sui centri storici potrebbe arrivare entro novembre». Questione di settimane, in sostanza. In ogni caso, le priorità sono state fissate. «Interverremo su palazzo Schifanoia con lavori per 550mila euro, su palazzo Massari, che richiederà 3 milioni, e su San Cristoforo con una spesa di circa 400mila euro».

Federico Malavasi