Ferrara, 14 ottobre 2012 - LA LIBERTÀ d’espressione, anche sul web, è sacrosanta. Ma certi siti internet che alimentano l’odio razziale, additando il «negro» o l’ebreo e continuando ad evocare una presunta ed anacronistica superiorità dei bianchi (sconfitta dalla storia), fanno venire i brividi ed evocano fantasmi del passato di cui faremmo volentieri a meno.

Il sito che ha ‘schedato’ la professoressa Ravenna, cui va tutta la nostra solidarietà, non è purtroppo nuovo ad azioni del genere. Tempo fa se la prese anche con Balotelli e difese addirittura i killer di Tolosa, che se la presero con una scuola ebraica. L’auspicio è che venga applicata a quell’indegno sito la legge Mancino. Non chiediamo molto.